Guerilla Toss

Eraser Stargazer

2016 (DFA)
punk-funk, noise-rock

L'ossessione dei Guerilla Toss è quella di essere costantemente legati al concetto di caos e alla sua concordanza con l'universo musicale. La concettualità quasi spirituale della band di Boston assume la caratteristica di un limite ben preciso, entro il quale far muovere le interessanti digressioni dance-rock e le furiose ritmiche-armoniche delle loro creazioni.

Conclusa la fase più sperimentale e creativa con la pubblicazione di un disco per la Tzadik di John Zorn, la band di Kassie Carlson ha abbracciato la veemenza del funk-rock con l'album "Gay Disco", scegliendo infine New York come nuova base operativa.
Nonostante l'album sia il più organico e malleabile della loro produzione, "Eraser Stargazer" non è un progetto confortevole o eccessivamente lineare. Una malcelata anarchia resta nei dintorni, sacrificando solo alcuni aspetti più free della loro musica.

È una musica viscerale, tribale, il cui scopo è quello di liberare il corpo dalla routine dell'orgia ritmica mainstream - Peter Negroponte dà vita a nuove creazioni poliritmiche che Kassie Carlson graffia con vocalizzi apogei, che si ergono con fierezza su sonorità crude e malsane di basso e synth.
Nell'ultimo album dei Guerilla Toss ci sono tutti gli elementi utili per una piacevole digressione auditiva, eppure nonostante la quantità di stimolanti corrosioni sonore, il miracolo di "Gay Disco" si rinnova solo in parte, non solo per la mancanza di una perla come "Pink Elephant", ma per una leggera frustrazione che resta tangibile durante l'ascolto di "Eraser Stargazer". Il tentativo di dar forme concrete alla loro indole anarchica non è del tutto riuscito e i ventinove minuti del disco restano in attesa di un climax emotivo che tarda a venire.

Quando i Guerilla Toss mettono a fuoco sia la forza corrosiva del loro sound, sia l'originalità del loro groove, tutto gira alla perfezione, dando vita a piccole perle come "Grass Shack", un brano dove la band reinventa continuamente il fluido lirico e ritmico, creando un pathos quasi ipnotico e ricco di spazi sonori dove lasciarsi andare. La stessa energia è rintracciabile nell'introduttiva e amabilmente caotica "Multibeast Tv".
Altrove la band sembra indugiare in alcuni cliché del genere, oppure omaggia senza pudore la fama della loro nuova label (la Dfa).
Tra citazioni di B-52's ("Diamond Girl") e Throbbing Gristle ("Perfume", "Doll Face On the Calico Highway") si delinea comunque un interessante percorso creativo, che se riuscirà a mediare i due estremi della loro musicalità, potrà finalmente fare breccia nel caotico insieme della discografia contemporanea.

23/08/2016

Tracklist

  1. Multibeast TV
  2. Diamond Girls
  3. Grass Shack
  4. Color Picture
  5. Eraser Stargazer Forever
  6. Perfume
  7. Big Brick
  8. Doll Face On The Calico Highway




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