Plantman

To The Lighthouse

2016 (Arlen)
alt-pop, chamber-folk

Il giardiniere dei sogni è tornato: Matthew Randall ha pronta la nuova collezione per i suoi appassionati, pochi ma fedelissimi. "To The Lighthouse" risale addirittura a un paio di anni fa, solo uno dopo lo stupefacente "Whispering Trees", e appare fin da subito diverso, sotto vari punti di vista. Un'estetica sonora meno corposa e da band, un mood generale più affine agli umori autunnali del primo "Closer To The Snow", che alla dolcissima esplosione luminosa del secondo disco.

"To The Lighthouse" dipinge una favola nascosta, con personaggi fragili, sensibili, circondati da inquietanti segnali di tempesta ("February Song"), in brani che sembrano sempre sul punto di spezzarsi, di spegnersi alla prima folata (la flebile "Three Walls"), complice l'ancora più netta scelta lo-fi del disco e, soprattutto, il più netto isolamento Reilly-iano di Matthew nel suo disco ("Slow Design").
La sensazione però è di un deja-vu, o meglio di essere rimasti, sul piano della scrittura, a "Whispering Trees", data la vicinanza nella costruzione di molti dei brani del disco ("A Quieter Place", "Spring Letter"). Il senso di familiarità nel disco sembra così acuito, ma è una vicinanza data anche dall'abitudine.

Ciononostante, "To The Lighthouse" può risultare una conferma dell'originalità della voce di Randall nel panorama cantautorale inglese contemporaneo, nonostante rimanga poco sorprendente per chi già conosce bene la carriera dei Plantman. Da notare la collaborazione con Chantal Acda, nata anche grazie a OndaRock.

17/06/2016

Tracklist

  1. Wondering Lane
  2. Honeydew
  3. February Song
  4. To The Lighthouse
  5. Slow Design
  6. Spring Letter
  7. Frost Fayre
  8. Folk Eye Turning
  9. Morning After
  10. My Winter Belle
  11. Three Walls
  12. A Quieter Place
  13. Island Charm
  14. Solid Rain
  15. Awake

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