Propaganda

A Secret Wish (reissue)

2018 (Bmg/Ztt)
synth-pop

Nuova versione interamente rimasterizzata dai nastri originali per il disco d'esordio, nonché lavoro più importante, dei tedeschi Propaganda, "A Secret Wish", riproposto in formato vinile 180 gr. (con tanto di booklet e poster) oppure in lussuoso cd con digipack rigido e ricco libricino di 32 pagine contenente interviste, foto, note sui musicisti, informazioni sulle session di registrazione e impressioni sull'eredità artistica trasmessa ai posteri.
Pur senza vendere tantissimo all'epoca, eravamo nel 1985, "A Secret Wish" conteneva due singoli di enorme successo, "Duel" e "p:Machinery", veri tormentoni di quell'anno, e nonostante la forte impronta mitteleuropea, paradossalmente si affermò in particolare in un paese mediterraneo a vocazione melodica, l'Italia.

Elaborando il Bowie berlinese (anche se Bowie nel frattempo era già artisticamente altrove) e il Fritz Lang di "Metropolis", l'algida elettronica dei Kraftwerk (concittadini di Dusseldorf) e l'enigmatica estetica espressionista, la poetica di Edgar Allan Poe e la fotografia di Anton Corbjin, il quartetto teutonico seppe miscelare attitudine pop e sperimentalismo sintetico per molti aspetti in anticipo sui tempi, incrociando ad arte le due voci femminili perfettamente complementari di Claudia Brucken e Susanne Freytag.
Parte integrante degli ultimi vagiti della Neue Deutsche Welle (la new wave tedesca), i Propaganda se ne sdoganarono rivolgendosi con decisione verso le masse e verso il futuro, approfittando delle attenzioni furbe e fantasiose di Trevor Horn (patron dell'etichetta ZTT, con in tasca il fresco successo dei Frankie Goes To Hollywood) e Stephen Lipson, responsabile della produzione.

Arrangiamenti orchestrali, con archi e fiati non di rado in evidenza, melodie epiche alternate al gusto per la ripetizione di diretta derivazione kraut, un marcato senso di inquietudine e mistero, la presenza di ospiti illustri (fra gli altri David Sylvian), armonie e slanci sperimentali in magico equilibrio, l'incubo per un futuro nel quale le macchine avrebbero potuto prendere il posto dell'uomo: "A Secret Wish" seppe rappresentare in un sol colpo la parte più oscura del (synth-)pop e il lato più solare della new wave, con il rischio di risultare però troppo luminoso per piacere davvero ai sostenitori della scena dark e troppo ostico per incontrare i favori di chi pretende dalla musica soprattutto disimpegno.
Non a caso, questo lavoro così inquietantemente perfetto rappresentò l'inizio della fine: i Propaganda di lì a poco si dissolsero nel nulla, giusto l'ottima appendice di remix "Wishful Thinking" e il trascurabile "1234" (uscito ben cinque anni più tardi, nel 1990, con una formazione largamente rimaneggiata), ai quali seguirono varie edizioni di "A Secret Wish" spesso arricchite con interessanti inediti, qualche traccia nuova fatta girare giusto sul web, carriere soliste pressoché invisibili, live reunion rare ed estemporanee.

Ma questo album ebbe la capacità di influenzare in maniera decisiva le generazioni successive, e l'amore nei suoi confronti è rimasto sempre intatto, grazie anche a brani intramontabili come "Dream Within A Dream" e "Dr. Mabuse", le due tracce più lunghe, poste agli estremi del disco, prodigi che sapevano suonare tanto anni 80 allora quanto oggi potrebbero essere scambiati per nuovo materiale di qualsiasi band retro-avanguardistica del nostro tempo (vedi Cavern Of Anti Matter).
"A Secret Wish" resta un miracolo senza tempo perché concepito per essere fuori dal tempo. Il fatto di tornare periodicamente in voga è la dimostrazione della bontà del lavoro svolto all'epoca: otto mesi in studio per generare un progetto destinato a rimanere di grande attualità per decenni, senza mai essere percepito come datato, un'impresa che in pochi al mondo hanno avuto la capacità e la lungimiranza di realizzare.

27/01/2018

Tracklist

  1. Dream Within A Dream
  2. The Murder Of Love
  3. Jewel
  4. Duel
  5. Frozen Faces
  6. p:Machinery
  7. Sorry For Laughing
  8. The Chase
  9. Dr. Mabuse






Propaganda sul web