Richard Thompson

13 Rivers

2018 (New West)
songwriter

Tra un volume e l’altro di “Acoustic Classics” (2014-2017), e pure a delle “Acoustic Rarities” (2018), rivisitazioni unplugged dei classici dell’epoca d’oro, anche in coppia con la gloriosa ex-consorte Linda, Richard Thompson trova il tempo di allungare ancora una volta la già ampia discografia degli album in studio, con “13 Rivers”. In questi “tredici fiumi” il cantautore si lascia andare con schiettezza rimettendo in chiaro il suo usuale stile, quello di cantare di argomenti melanconici con vigore macho, fibra vocale, ritmiche sempre rimarcate, persino con gaiezza. Insomma, un contrasto indovinato fin dai tempi di “Hand Of Kindness” (1983).

E qui Thompson non per niente inanella da subito uno dei suoi capolavori di malinconia, “The Storm Won’t Come”, shuffle ribattente Bo Diddley con canto lamentoso, lirico come non mai, a glorificarsi in una jam imponente. “The Rattle Within” è un altro dei suoi insidiosi cantici quasi subliminali, inciso da un rituale tribale. Sono due pezzi spettacolari di autoanalisi che appartengono alla sua carriera maggiore. Li seguono a breve distanza comunque anche la dura “Bones Of Gilead”, i barocchismi un po’ contorti di “Trying”.
Più leggere “The Dog In You” e la Nashville-iana “Do All These Tears”, più spiritosa “Her Love Was Meant For Me”, lento spaccone in stile doo-wop anni 50, dura dedica a un amante tradito. La scorsa di canzoni si sostenta in ogni caso con eleganza, tra ballad solide (“My Rock My Rope”, “You Can’t Reach Me”) e refrain basici (“Shaking The Gates”), a scoprire il più classico dei suoi folk-rock, “O Cinderella”.

Licenziato Jeff Tweedy dalla produzione per il predecessore “Still” (2015), e assoldati gli scafati e più congeniali Bobby Eichorn, Taras Prodaniuk e Michael Jerome, Thompson fa il solito disco generoso per accontentare tutti, dagli esiti omogenei, sicuro nella scrittura a mo’ di pilota automatico. Ma in fondo anche un disco, il diciannovesimo escludendo antologie e colonne sonore, sulla morte, la stanchezza di vita, uno dei suoi migliori dal punto di vista della tecnica, così come nel puntiglio intransigente con cui dà la medesima importanza all’arrangiamento quanto alla voce, ai dettagli quanto al tutto. Assoli spesso spumeggianti, una chitarra in forma, e primo quartetto di canzoni a far da traino niente male. “Provo solo a essere sincero con me stesso”, canta in “Trying”. E’ così.

19/09/2018

Tracklist

  1. The Storm Won’t Come
  2. The Rattle Within
  3. Her Love Was Meant For Me
  4. Bones Of Gilead
  5. The Dog In You
  6. Trying
  7. Do All These Tears Belong To You?
  8. My Rock My Rope
  9. You Can’t Reach Me
  10. O Cinderella
  11. No Matter
  12. Pride
  13. Shaking The Gates

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