Percorso di coerenza in continua maturazione per Simon Hayes, conosciuto ai più sotto il moniker di Swarm Intelligence, che aggiunge questo quarto Lp nella sua ultra-decennale carriera. Swarm Intellingence fin dagli esordi non è mai andato per il sottile, definendo un percorso musicale all'insegna della techno più vicina al panorama industrial e noise. Le ruvide vertigini delle sue produzioni hanno fatto della dissonanza e della distorsione il suo marchio di fabbrica.
In questo "Against The Daying Light", però, Hayes ha deciso di abbandonare qualsiasi traccia di apparente comparto melodico, descrivendo un journey sonoro di una techno estremamente disorientante e magmatica. La caratura farà la felicità gli amanti della techno più granitica (alla stregua dei vari Perc Trax, Downwards, BEB e chi più ne ha più ne metta) ma la dedizione al rumore è maniacale e al netto di alcuni manierismi di fondo, la formula sembra funzionare. Si potrebbe ascrivere al titolo di concept, "Against The Dying Light", che, come suggerisce il titolo, vuole rimandare agli ultimi attimi di luce prima della perdita della speranza, strutturando l'intero album come un vero e proprio film. Hayes stesso, infatti, fa riferimento alle tetre e paranoiche vibrazioni della cinematografia orrorifica come fonte di ispirazione principale per questo suo quartogenito.
La stesura è quindi un progredire quasi narrativo nella scansione musicale strutturata secondo "scene sonore" che costruiscono il trip paranoide di Hayes. È un lento procedere verso un baratro sonico, il raggiungimento di una postazione privilegiata per andare alla scoperta degli isterismi metallici di Swarm Intelligence. "Dusk Falls" ci apre alla materia del disco, dissolvendo una nube di abrasioni analogiche che lasciano lo spazio alle prime scariche di drum-machine. Già con "It Scuttles" entriamo in contatto con l'oscuro delirio che ci accompagnerà nelle tracce successive. L'ombra diviene incubo nell'apice asfissiante di "I Prey On Your Fear", in cui un opaco crescendo sintetico fa da contraltare a un martellare inesorabile. Dopo il percuotere ossessivo di "From Shadows", si va verso le arcate ansiogene della title track, che ci conduce alla dilatata desolazione di "Light Reigns" e alle incerte inquietudini di "Gloom".
Hayes ama da sempre le sonorità più cupe e disturbanti, e in questo "Against The Dying Light" ha voluto alzare l'asticella per un lavoro dal grande impeto. Anche quando ci si allontana dai momenti più evanscenti, il cadenzare claustrofobico di "I Am Everything You Are Running From" e "Catacomb" chiude ogni possibilità di fuga da questo incubo distorto progettato dal producer irlandese. La forza cacofonica di cui l'album è dotato rende l'ascolto un'immersione verso una voragine allucinata, dove la frammentazione sintetica si trasfigura in oppressione alienante. Un disco forse destinato a chi è già avvezzo a questo tipo di sensazioni, ma che assicura ben più di qualche brivido.
31/05/2018