Cosmetic

Plastergaze

2019 (To Lose La Track / Lady Sometimes)
indie-rock

Gennaio è tempo di recuperi, occasione ultima per ripescare e dare spazio a quei titoli che per un motivo o per l'altro si è lasciati per strada nell'annata precedente quando invece sarebbe stato il caso di segnalare. Questa recensione parte dunque con un "mea culpa": tra i dischi di cui il sottoscritto avrebbe voluto occuparsi nell'anno appena concluso, senza però riuscirci in tempo utile, figura anche quello dei Cosmetic, una band a cui continuo a volere molto bene per tutto ciò che mi ha trasmesso in passato (e continua a farlo, beninteso). Non potevo dunque, seppure in nettissimo e colpevole ritardo, non occuparmi dell'ultima fatica dei romagnoli, per quanto mi riguarda due volte rilevante dal momento che ero rimasto piuttosto scottato dagli esiti di "CORE". Rispetto al quale, lo dico subito, "Plastergaze" segna un netto passo in avanti.

L'impasto sonoro è quello di sempre, una via di mezzo tra alt/indie-rock, emo/dream-pop e shoegaze che crea atmosfere sospese in un limbo lo-fi dal quale emergono le voci a raccontare di vita post-adolescenziale (i contributi di Alice si fanno più rilevanti in questo ultimo album), tra riff e feedback di chitarra e interventi sintetici.
"In faccia al mondo" è esattamente il tipo di canzone che ci aspettiamo dai Cosmetic, con quell'incedere sornione che sa dare vita a ritornelli di grande impatto. I cambi di tempo di "Crociera" rendono ancora più varia la scaletta, anche se forse le vere novità vanno ricercate nelle parabole melodiche di "Scranio" e "Un litigio", laddove le linee vocali sembrano reclamare uno spazio maggiore rispetto al solito. È un cambiamento che si avverte altre volte nella seconda parte della scaletta, come in una "Orizzonte" che a sua volta rinuncia a buona parte del rumore per tracciare una traiettoria che impropriamente definiremmo "più pulita". Notevole anche "Una razza minore", forse il pezzo in cui il suono dei synth prende maggiormente il sopravvento a discapito della chitarra.

Pur inferiore a diversi altri album della ormai ricca discografia dei Cosmetic, "Plastergaze" è un lavoro ricco di spunti di interesse e di brani che meritano ripetuti ascolti per essere apprezzati in toto. E in termini più generali ai romagnoli va dato atto, una volta per tutte, di aver tracciato una traiettoria del tutto anomala e peculiare all'interno del macrocosmo indipendente italiano: peculiarità che hanno contribuito a renderla una delle migliori realtà degli ultimi quindici anni.

21/01/2020

Tracklist

  1. Inetti n.1
  2. Plastergaze
  3. In faccia al mondo
  4. Crociera
  5. Scranio
  6. Sopravvivere
  7. Un litigio
  8. Orizzonte
  9. Sostanze
  10. Una razza minore
  11. Ande




Cosmetic sul web