Naga

I Naga sono un trio di Napoli dedito a un doom/sludge metal con funeree venature black. “Void Cult Rising”, la loro recente uscita per la label italiana Spikerot Records, mette in scena una riflessione sul vuoto, inteso come superamento della dualità essere/non essere. È un approccio nichilista a una materia oscura che si nutre di filosofia greca e orientale, oltre che di citazioni esplicite di scrittori come Thomas Ligotti (autore americano molto amato anche da Current 93) e Eugenio Montale.
Non per via minimalista ma attraverso una carica sonora stratificata e pesante, in spurio stile doom, la band che prende il nome da Nāga (नाग), il serpente divino della mitologia Indù, costruisce sei tracce monolitiche e dirompenti sul tema della fine e della dipartita definitiva. 

In “Bedim The Sun” i Nostri prendono in prestito alcune parole tratte dal libro di Ligotti, “La cospirazione contro la razza umana”, in una visione escatologica che s’interroga sull’estinzione prossima del genere umano e sul suo lascito per il pianeta terra. Nella traccia “Thanatou” (il titolo cita il meléte thanatou greco, antico esercizio filosofico sul tema della morte), invece, si dà voce al soliloquio di un moribondo pronto ormai a lasciare il mondo terreno. Verso la fine del brano c’è, tradotta in inglese, anche una citazione di Montale: “Eppure resta che qualcosa è accaduto, forse un niente che è tutto”.

I Naga mettono in scena un suono post-metal rabbioso e angosciante, capace di evocare il giusto climax con uno spirito necrotico profondamente radicato nelle atmosfere sulfuree della terra partenopea. La title track finale sprofonda in un gorgo sonoro da cui è difficile risalire. Siamo di fronte a una valida uscita, un terzo album denso di contenuti e capace di non scontentare gli appassionati del genere. Un lavoro consigliato a tutti quelli che non hanno timore nell'accostarsi al culto del vuoto.

15/12/2019