Cantautore dal lascito inestimabile, poeta, attivista politico e figura di spicco del Partito Comunista de Chile, sostenitore del presidente socialista Salvador Allende, Victor Jara fu detenuto e ucciso a pistolettate dai miliziani del generale Pinochet durante il golpe del 1973. Prima di finirlo, i soldati lo torturarono, gli spaccarono le mani con il calcio della pistola per poi chiedergli se fosse ancora in grado di suonare la chitarra.
Per James Dean Bradfield, che con i suoi Manics ha fatto dell'attivismo politico quasi la sua ragion d'essere, certamente il carburante della sua attività musicale, la figura del cantautore cileno è ben più di un santino. L'ammirazione nutrita e mai sopita per il personaggio lo ha portato, quest'anno, a dedicargli un intero disco, nello specifico il suo secondo da solista. Va da sé che in un disco di un attivista come Bradfield, l'omaggio a un personaggio del genere si trasformi in monito e sprone a reagire a questi tempi bui di destre populiste, xenofobe, intolleranti e reazionarie, che vediamo fiorire ovunque, ogni giorno.
Si vede che Bradfield è innamorato della figura di Jara: mettersi al lavoro su questo progetto ha portato con sé un'ispirazione invidiabile, che da troppo tempo non riluceva in questa maniera. In "Even In Exile" funziona davvero tutto, c'è persino una canzone che avrebbe fatto la sua porca figura nei migliori dischi dei Manics, che sembra sbucare da uno di quelli: è "Without Knowing The End (Joan's Song)", che racconta, al ritmo di guizzanti e romantici riff di chitarra, la figura di Joan Turner Jara, moglie di Victor, impegnata fino al 2018 in una battaglia legale per la verità sulla morte del marito, conclusasi con la condanna per omicidio di otto soldati. La stessa freschezza permea la melodia da cantare a squarciagola di "The Boy From The Plantation", mentre "Recuerda" e "Thirty Thousand Bottles" si muovono su più ruvide coordinate rock.
Presenti quanto le canzoni, allungano la scaletta preziosi strumentali che, grazie al talento da chitarrista e negli arrangiamenti di Bradfield, inscenano i suggestivi luoghi della vita e della morte di Jara. In questi a regnare sono la fantasia e l'assenza di limiti. Si va dal prog a base di tastiere e chitarra spagnola "Seeking The Room With Three Windows" ai torridi scorci tex-mex di "Under The Mimosa Three" o al trionfo morriconiano di "La partida".
27/08/2020