Mitochondrial Sun

Sju Pulsarer

2020 (Argonauta)
atmospheric-black-metal

A pochi mesi di distanza dall'uscita del suo esordio solista, Niklas Sundin rilascia un nuovo album (lungo quanto un Ep) in cui muta la sua proposta: non più un ambient dalle tonalità soffuse e oscure, inframezzate da archi e rintocchi di pianoforte, bensì un black-metal atmosferico e allucinato, interamente strumentale per enfatizzare il senso di disumanità e distacco nei suoni. Il titolo è "Sju Pulsarer", cioè "sette pulsar", di fondo è un concept sul cosmo caotico e ostile, più concretamente si rivela una breve parentesi che segue l'ispirazione sul momento e che potrebbe in futuro condurre a una fusione degli stili finora esplorati dal musicista svedese.

La mancanza di linee vocali (escluso qualche sporadico campionamento qua e là come inserto minore di sottofondo) è un'arma a doppio taglio: da un lato pone enfasi sulle melodie feroci di chitarra che ingenerano sensazioni di claustrofobia, ma dall'altro fa apparire il lavoro incompleto e ripetitivo, nonostante la relativa brevità dei brani.
I pezzi black-metal sono 7, ciascuno rappresentante una pulsar diversa. Il songwriting è abbastanza canonico, come anche lo schema seguito, eccetto che per la mancanza di una voce. Occasionalmente le chitarre cedono brevemente il passo a qualche distensione melodica e atmosferica, sotto forma di brevi arpeggi che rimangono in ogni caso solo un contorno. Le tastiere riempiono il sottofondo sonoro in maniera tenue, rafforzando le atmosfere ma senza mai sopravanzare le chitarre che sono il fulcro dell'opera.
A questo excursus black-metal si aggiunge una strumentale dark-ambient finale, "Noll Och Intet", tutto sommato trascurabile.

Nell'album non ci sono riff che spiccano e anche i pezzi tendono alla fine a rassomigliarsi, ma l'intento era più che altro di sperimentare un approccio che mettesse la furia al servizio della ricerca sonora e atmosferica di Sundin. Il risultato non è veramente sperimentale e lo si può considerare quasi un divertissement in attesa di future pubblicazioni che eventualmente coniughino le due anime fin qui mostrate con le due pubblicazioni del progetto Mitochondrial Sun. E, in effetti, anche il fatto che si tratti di una pubblicazione di 28 minuti si rivela un'arma a doppio taglio: da un lato non prolunga eccessivamente una proposta che altrimenti sarebbe risultata fin troppo monotona, dall'altro vien da chiedersi se con maggiore approfondimento e dedizione Niklas Sundin avrebbe potuto tirar fuori dal cilindro qualcosa di più sostanzioso.

20/12/2020

Tracklist

  1. Pulsar 1
  2. Pulsar 2
  3. Pulsar 3
  4. Pulsar 4
  5. Pulsar 5
  6. Pulsar 6
  7. Pulsar 7
  8. Noll Och Intet

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