James Blake

Friends That Break Your Heart

2021 (Republic)
songwriter, electro-soul

A vederlo così, con la testa spiaccicata sul prato per un artwork dalla discutibile bontà estetica, tra il macabro e la deriva kitsch, viene da pensare subito: cosa gli è successo?
James Blake è senza dubbio uno dei migliori electro-writer in circolazione. Un peso massimo del cantautorato inglese degli ultimi due lustri, con una voce da fare invidia a chiunque. E una qualità di scrittura talmente notevole da potersi permettere di lasciare in disparte gemme futuristiche che darebbero il via libera alla carriera di ogni next bing thing che si rispetti come “If The Car Beside You Moves Ahead”.

C’è però qualcosa che continua a sfuggire, quanto alcune scelte discutibili come quella citata poc’anzi. Qualcosa che il musicista londinese ha inaugurato in “Assume Form” e portato avanti in “Friends That Break Your Heart”, quinto disco in una carriera cominciata con un trittico di album clamoroso. E’ qualcosa che ha inesorabilmente a che fare con il desiderio di raggiungere un successo planetario che però cozza con uno stile sfuggente, introverso, vagabondo. E lo dimostra a chiare immagini il video di “Say What You Will”, dove Blake interpreta un musicista dannato, dimenticato, che ha perso fiducia mentre ammira la quotidianità di un collega che ce l’ha fatta.

Dunque, è un Blake pensieroso, schivo, tematicamente omogeneo. Un uomo in preda a una crisi di mezza età anzitempo, a malinconie che scorrono come un fiume prima di sfociare in un oceano di emozioni irrisolte. E’ un po’ l’umore che serpeggia nell’introduttiva “Famous Last Word”. Una ballata tanto concisa quanto fuggiasca.

And I can't believe I'm still talkin' about you, that feeling
I should have lost it, I should have lost it by now
I can't believe I'm still holding out and seeing signs
I've truly lost it
Ooh, you're the last
Ooh, you're the last of my old things
Ooh, the cast from my broken limbs

E la musica? Ebbene, i tratti disegnati da Blake al piano e al microfono continuano a seguire le medesime scie soffuse di “Assume Form”, variando nei tre amplessi sparsi lungo il percorso: SZA, J.I.D & SwaVay, Monica Martin. Tre collaborazioni in cui riaffiorano i tentativi di camuffare tutto sotto una patina urban che in realtà poco aggiunge, tutt’al più sottrae respiro alla materia viva di cui Blake dispone fin dagli inizi, come nel caso di “Coming Back”, primo dei tre featuring citati.
L’amore mai nascosto per partiture gospel, prosciugate di volta in volta da un'ugola che comunque sia resta sublime in ogni fraseggio, nonché strumento portante, torna in auge nei momenti più centrati e guarda caso più appartati del lotto, su tutte “Funeral”. Discorso a parte merita invece “I'm So Blessed You're Mine”, a conti fatti il giro meglio riuscito con il refrain immediato - l’altro è quello del singolo sopracitato “Say What You Will” - e una delicatezza di fondo da contraltare che rende la resa finale particolarmente ammiccante.

Si scivola poi via tra una nenia e l’altra, un lamento e un rimpianto, per un parterre di sensazioni che culmina nell’ottima title track. Insomma, “Friends That Break Your Heart” potrebbe suonare come il primo passo falso di un musicista sempre ispirato. Ci sono però alcuni momenti che travalicano questo verdetto, ponendolo a mezza via. In attesa, va da sé, di tempi migliori.   

21/10/2021

Tracklist

  1. Famous Last Words
  2. Life Is Not the Same
  3. Coming Back feat. SZA
  4. Funeral
  5. Frozen feat. J.I.D & SwaVa
  6. I'm So Blessed You're Mine
  7. Foot Forward
  8. Show Me feat. Monica Martin
  9. Say What You Will
  10. Lost Angel Nights
  11. Friends That Break Your Heart
  12. If I'm Insecure


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