C’è una certa ambivalenza nell’album, e quel cercare di tracciare melodie - anche di facile ascolto - in un terreno elettroacustico che è l'opposto di ogni concetto di melodia; ne è un esempio “Dreamoise”, perfetta commistione di due parole opposte (sogno e rumore) che normalmente sarebbero inconciliabili. Fa da contraltare la title track, con archi che si impongono lentamente per sfociare in un finale vicino ad atmosfere orientali.
L’aspetto cinematico è prioritario, in un tentativo di dare solennità ai semplici dettagli di un paesaggio naturale, a quelle immagini incredibili che ogni giorno potremmo incontrare distrattamente dinanzi a noi, ignorandole del tutto presi dal vortice della quotidianità.
Sette brani che diventano quindi la colonna sonora di un paesaggio invernale, per ridare grandezza a eventi che accadono da sempre, alla neve che incontra la terra o a una foglia che cade in autunno.
(18/02/2021)