Kasabian

The Alchemist's Euphoria

2022 (Sony)
pop, rock

C'è un bisogno quasi disperato di una spensieratezza che si avverte e che sembra voler passare a ogni costo attraverso le trame delle dodici canzoni di "The Alchemist's Euphoria". I motivi si capiscono facilmente: l'addio traumatico all'ex-frontman Tom Meighan ha costretto giocoforza i Kasabian a cambiare i piani in corsa, obbligando Serge Pizzorno a vestire, definitivamente, il ruolo di lider maximo della band inglese. Una formazione che, già nei lavori precedenti, aveva deciso di investire tutto su un pop-rock radiofonico negli intenti e tracotante nei modi, calibrato su misura su una dimensione live sempre più preminente rispetto a quello che la formazione di Leicester è ormai in grado di offrire su disco.

Il nuovo album non fa che rinnovare gli ingredienti appena descritti, aggiungendovi un contorno talvolta discutibile (titoli in caps lock, parole storpiate, un immaginario ambientato in contesti spaziali non meglio precisati, una copertina che fa il paio con questi ultimi...) e che aumenta la sensazione di trovarsi al cospetto di un gruppo ormai orientato più all'immagine che alla sostanza. E trattandosi dei Kasabian, un combo che da sempre appare incapace di esprimere appieno il suo grande potenziale, la cosa dà ancora più noia.
La cifra del progetto è tutta racchiusa nei tre minuti radiofonici di "ALYGATYR", pezzo effettivamente dotato del giusto "tiro" e prossimo inno per stadi e piazze adoranti: una nuova "Bumblebee" o "Eez-eh" per le masse. È chiaro che sia questo ormai ciò viene meglio ai Kasabian, e va anche bene così. Sempre più distanti dal rock tout-court, gli inglesi non dimenticano la torch song d'ordinanza, "THE WALL", una ballata mezza camuffata ma a ogni buon conto destinata a fare illuminare gli schermi dei telefonini al prossimo tour.

Fuori dalla comfort zone, le cose si complicano eccome. Il crossover estemporaneo sfoggiato in "SCRIPTVRE" richiama forse involontariamente - o forse no - i Limp Bizkit (è già tempo di revival anni Zero?), ma l'effetto sorpresa non colma le lacune di un pezzo abbastanza anonimo.
Va anche peggio con "ROCKET FUEL" e "STRICTLY OLD SKOOL", brani che ben raccontano la confusione di idee regnante, tentativi maldestri di reinventarsi senza snaturarsi, con una "STARGAZR" a rappresentare forse (?) l'ultima frontiera della sperimentazione dei Kasabian. Ci si consola appena con "T.U.E. (the ultraview effect)" e "CHEMICALS", ispirata nel suo involucro synth-pop la prima, gagliarda e quasi liberatoria la seconda. Troppo poco, obiettivamente, per riabilitare un altro album sottotono.

17/08/2022

Tracklist

  1. ALCHEMIST
  2. SCRIPTVRE
  3. ROCKET FUEL
  4. STRICTLY OLD SKOOL
  5. ALYGATYR
  6. ae space
  7. THE WALL
  8. T.U.E. (the ultraview effect)
  9. STARGAZR
  10. CHEMICALS
  11. ae sea
  12. LETTING GO




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