Se alla base dell'ambient crepuscolare di "I'll Look For You In Others" vi era il senso di perdita, la necessità di affrontare e superare il lutto, qui ciò che funge da elemento guida è la voglia di ritrovare leggerezza, perseguita attraverso la definizione di traiettorie vaporose permeate da un senso di morbida quiete. Le risonanze dei synth sono luminescenti e la combinazione con gli echi naturalistici sfocia in sequenze narrative ipnagogiche fondate sulla reiterazione di stampo minimalista. Molte delle tracce scaturiscono da un approccio affine all'automatismo psichico bretoniano assecondando il quale la Wolf plasma strutture piuttosto semplici ma profondamente evocative e inclini a formulazioni eterogenee.
Incastrati tra i sentori new age di "Woodland Encounter" e di "Springtime in Croatia", ciò che prende forma è un viaggio aurale introspettivo in cui trovano spazio trame essenziali dal sapore ludico ("The Mechanical Age", "Recalibration") e armonie agrodolci pervase da scie vocali eteree ("The Grotto", "A Conversation With My Innocence"). A rendere ancor più sfaccettato l'insieme intervengono inattese escursioni in territori beat-oriented ("Pacific Coast Highway") e tessiture chitarristiche dall'andamento incerto ("Psychic Sweeping"), tasselli comunque pienamente integrati nell'atmosfera generale del lavoro.
È una seconda prova di spessore che conferma le doti di un'artista interessante affine per intenzioni più che per risultanze a un'altra giovane autrice promettente quale è Claire Rousay. Un percorso appena iniziato da seguire con attenzione.
(29/07/2022)