Expugnantis

Return To Madadeni

2024 (Enmossed)
elettronica

Di ritorno dal Sudafrica, Marcus Mtshali, sotto il moniker Expugnantis, tenta di tradurre in suono le sensazioni del suo viaggio. In “Return To Madadeni”, l’artista trasforma i suoi ricordi, ormai distorti dal tempo, in paesaggi sonori notturni, dove le memorie diventano un amalgama fluido di suggestioni.
Ma può un viaggio trovare espressione musicale? Partendo da questa esperienza sensoriale, Mtshali si muove nella tradizione dub techno quanto nelle sperimentazioni ambient dub contemporanee, dove il lo-fi ipnagogico di “154/ Newworldaquarium” e i sussurri fangosi e astratti di uon sembrano rivisitati secondo un'estetica rarefatta e acquatica; l’eredità di artisti come Topdown Dialectic, Pontiac Streator e la storica label Chain Reaction (Porter Ricks, Monolake e Vladislav Delay per citare i più noti) viene ricondotta a uno sguardo intimo ed etereo.

I paesaggi sonori sono sfocati e il sound design è attento a prediligere un'estetica plumbea, povera di alte frequenze: la narrazione discontinua e nebbiosa di memorie ormai lontane è l'ingrediente base che caratterizza le nove dubs, alternate tra destrutturazioni ritmiche e accordi tagliuzzati, kick drums cupe e fruscii orientati a fornire un impasto sonoro organico e nebuloso.
Questo approccio, a volte espresso con timidezza, viene esasperato in “Dubs 2”, dove ogni possibilità ritmica viene diluita in frammenti, chords implosi e micro-variazioni su un solido e perenne accordo contemplativo.
La formula adottata dal producer prevede, in ogni caso, una spiccata predilizione verso il minimalismo: in "Schnell", gli oggetti sonori sono esigui e tutti trattati con la dovuta consapevolezza. Tra dispersioni ritmiche, percussioni torbide, voci sommerse e droni meditativi, ogni elemento sembra riflettere un frammento di viaggio, un’astrazione della memoria, mentre i pattern ritmici si dissolvono in alterazioni precise e costanti del flusso sonoro.

In “Brown Pines”, emergono echi del monumentale lavoro di Wolfgang Voigt/ GAS, ma rallentati e dissolti in un panorama sonoro denso e solitario. Le poche tracce di techno ormai rimaste spiccano in “Opaque”, dove i ritmi cupi si increspano tra subwoofer e creano la sensazione di isolamento.
Il fascino di “Return To Madadeni”, rilasciato per la Enmossed (nota per l'approccio artigianale e water-based delle sue release fisiche), risiede nella sua capacità di evocare un excursus intimo e inesplicabile. Pur radicato in ricordi personali e contesti geografici, l’album si apre a un’esperienza emotiva e sommessa, senza però invogliare a replicarne l’ascolto, proprio come un viaggio che, per quanto significativo, non si sente il bisogno di rifare.

08/11/2024

Tracklist

  1. Klon
  2. Opaque
  3. Grind
  4. Schnell
  5. Mend
  6. Brown Pines
  7. Configure
  8. Akron
  9. Dub 2

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