Michael Head & The Red Elastic Band

Loophole

2024 (Modern SKy)
alt-pop, songwriter

Autori mainstream a uso e consumo dei social o artisti di culto coccolati da un numero sempre più esiguo di appassionati? Questo è lo stato delle cose per chi vuole avere un’idea del mercato discografico odierno, una realtà che da un versante regala gloria e notorietà a una musica pop-rock che è un surrogato a tratti perfino indigesto, mentre dall’altro lato offre spazio a musicisti finora relegati a uno status di culto. In questo contesto non sorprende che Michael Head abbia finalmente trovato una giusta collocazione e un pur tardivo ma meritato riconoscimento. Il successo di critica e di pubblico dell’album “Dear Scott” ha reso giustizia a uno degli autori di maggior talento della musica pop inglese.

Abile nel coordinare le già note influenze (Love, Brian Wilson, Byrds, Burt Bacharach), autore di testi dalle colte attinenze letterarie, raffinato ed elegante cesellatore di soluzioni strumentali dal tratto deciso e personale, Head rinnova il sodalizio con Bill Ryder-Jones per “Loophole”.
Meno aulico ma egualmente estroverso ed evocativo, il nuovo album dell’artista inglese è un progetto sinceramente autobiografico, poco incline però all’autocompiacimento e più propenso a una ritrovata voglia di serenità e fiducia nel futuro. L’album dei ricordi è anche l’occasione giusta per rispolverare i primi ardori artistici coltivati con i Pale Fountains – l’elegante bossa nova di “You Smiled At Me” – nonché quella scarna bellezza che con il solo ausilio di un tamburello, una chitarra acustica e una tromba può dar vita a una melodia memorabile (“Ciao Ciao Bambino”).

Per “Loophole” il musicista sacrifica la visione d’insieme dei precedenti album, concentrandosi sul formato canzone e su una varietà ricca di brio. Mai così romantico (“Tout Suite”) o fragile e introverso (“Merry-Go-Round”), Head si conferma autore di elevata statura, sia quando per un attimo tinge di celtic-soul una delle canzoni più belle della propria carriera,“Ambrosia”, sia quando lascia scivolare con grazia la splendida “A Ricochet Moment”.
La potenza narrativa procede di pari passo con l’autorevolezza melodica e armonica delle dodici tracce, sontuosa e appassionata (“Shirl’s Ghost”), carezzevole e intelligentemente rifinita da flauti e trombe (la notevole “Connemara”), devota sia al genio di Bacharach (“Coda”) che a George Gershwin (il sorprendente tempo di dixieland di “You’re A Long Time Dead”). 

Queste nuove dodici canzoni dimostrano che Michael Head ha imparato a gestire anche le proprie insicurezze: la voce è spavalda, la scrittura è audace, gli arrangiamenti sono amabili ma mai del tutto concilianti, ed è sorprendente che tutto questo sia alfine racchiuso nel brano più breve e straniante del disco, quella “Naturally It’s You” che nasce come una delle melodie più dolci dell’album, per essere poi tradita da una lieve dissonanza orchestrale e da un brusco finale.
Alla pubblicazione di “Loophole” farà ben presto seguito l’uscita dell’autobiografia "Ciao Ciao Bambino: A Magical Memoir", ulteriore compendio di una carriera ricca di imprevisti, difficoltà, ma soprattutto di tenacia, quella tenacia che ha permesso al musicista inglese di abbracciare con consapevolezza un tardivo e meritato successo.

25/05/2024

Tracklist

  1. Shirl's Ghost
  2. Ambrosia
  3. Ciao Ciao Bambino
  4. Tout Suite!
  5. The Human Race
  6. You Smiled At Me
  7. A Ricochet Moment
  8. Connemara
  9. Merry-Go-Round
  10. You're A Long Time Dead
  11. Naturally It's You
  12. Coda






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