Pollution Opera

Pollution Opera

2024 (Danse Noire)
epic collage, deconstructed club, experimental

L’orrore è così a portata di mano, veicolato dai media e dai social a tutti i livelli, che è impossibile distogliere lo sguardo da esso. Eppure, proprio perché così pervasivo, appare, insieme, come vicino e distante, concreto e irreale. Insomma, quasi un fantasma. Devono aver riflettuto molto intorno a questi concetti l’egiziana Nadah El Shazly, che da anni si occupa di esplorare l’elettronica da una prospettiva avanguardista, e la gallese Elvin Brandhi, sound artist e compositrice proveniente da territori sperimentali.

Unite nel 2020 le forze nel progetto Pollution Opera, le due hanno dapprima compiuto un viaggio in moto al Cairo, città in cui è nata la El Shazly, immergendosi nel caos, spesso assordante, della seconda città più rumorosa del mondo, salvo poi procedere con session e registrazioni anche in Uganda, in cui tutto il materiale sonoro raccolto è stato organizzato nel tentativo di offrirci una “rappresentazione futurista senza compromessi della nostra realtà sfigurata, distopica e morente”, facendo leva su di una “combinazione di grida, urla e stridori senza respiro, in collisione con campioni vocali, registrazioni ambientali e suoni acusmatici”, e il tutto avvolgendo, per di più, con un’atmosfera opprimente ed evocativa, perfetta per illustrare la distanza fantasmatica di una realtà che ci assedia da ogni lato, pur se sfuggente nella sua verità.

“Pollution Opera” è, quindi, un viaggio fatto di vere e proprie allucinazioni sonore (“Your Tracks Are Too Dark”), di voci deformi e decostruzioni più o meno spinte (“Pollute Bold”, “Attention!”), meditazioni scolpite nella carne viva dell’incubo (“Tusker Light”) o su cui aleggiano dei synth carichi di misticismo digitalizzato (“Bite”, “Cairo???”). Un viaggio che vede la El Shazly piegare il suo background classico a farsi cassa di risonanza per affreschi sonori dalle prospettive multiple (“CRÎ Me A River”) o in cui percussioni e campioni vocali collidono sia per generare un senso di sgomento (“Danse Le Flou”), sia per alludere a un ordine possibile oltre la babele di significanti sonori che ci circonda (“Crisp Heart”).

In questa "esplosione di mondo senza compromessi”, non vi è spazio per la distrazione. Spegnete le luci, chiudete gli occhi e ascoltate in religioso silenzio.

18/11/2024

Tracklist

  1. Pollute Bold
  2. Attention!
  3. Tusker Light
  4. Bite
  5. Cairo???
  6. CRÎ Me A River
  7. Danse Le Flou
  8. Your Tracks Are Too Dark
  9. Crisp Heart

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