Rema - HEIS

2024 (Jonzing World/Mavin)
afrorave

Una pioggia di tamburi, drammatici inserti orchestrali, incalzanti bassi intinti nel petrolio e velenose coltellate di synth: già dall’assalto frontale di “MARCH AM”, Rema non è in vena di romanticismi. Con “HEIS” ha fatto molto parlare di sé; nella natìa Nigeria, in particolare, non sono mancate le critiche a fronte di questa sterzata noir, incluse dicerie di satanismo e corruzione tutto sommato facili da diffondere: sul videoclip di “BENIN BOYS” si fa ampio dispiego di banconote, alcol e fumo, immagini di un vecchio sogno highlife oggi pesantemente annichilito dall’inflazione.
E dire che “Rave & Roses” ce lo aveva presentato come il giovane volto imbronciato più amabile dell’afrobeats; eccolo invece, grottesco e smascellante come un Grinch incappucciato sulla bofonchiante “HEHEHE” (ma vi ricordate Young Signorino?), poi sfrontato divo esibizionista sull’esplosiva “AZAMAN” (fantastico l’impianto sintetico), e ancor più sinistro e maligno su “OZEBA”, dove impiega la voce come una percussione – può far ancora fede il termine “afrorave”, coniato dallo stesso autore per descrivere la sua particolare miscela sonora.

Certo, viene difficile non pensare ai temi della controparte americana in chiave hip-hop, tramite quella tracotante tendenza alla disperazione che attanaglia i giovani d'oggi. Resta però un fatto inconfutabile: pur crudo e cinico, “HEIS” è un lavoro irresistibile, animato da una propulsione ritmica battagliera che lo rende ispido e graffiante ma dotato di una ricca gamma timbrica – vedasi l’avvincente title track. Si tratta anche di un album fruibile, sotto la mezz’ora complessiva di durata, quanto basta per assaltare l’ascoltatore con una mitragliata di pulsazioni sintetiche, fornendo un commentario che, alla fine, parla il proprio presente più efficacemente di mille conferenze politiche.
È il caso di “WAR MACHINE” ed “EGUNGUN”, o ancor meglio di “VILLAIN”, brano che racchiude al proprio interno i sintomi di questa nuova turbolenta era. Ma “YAYO” offre una riflessione sul drammatico incremento dello stile di vita dell’autore, investito da un successo mondiale che l’ha portato anche agli Mtv Video Music Awards. Sfacciato ma mai volgare, anzi sin troppo conscio del proprio ruolo tutto sommato precario, “HEIS” è la celebrazione di un “qui e ora” aggressivo e ansiogeno, il ritratto di una mascolinità che lotta quotidianamente per sconfiggere i propri demoni e, in quanto tale, parla un linguaggio universale.

Ma Rema non ha perso del tutto quel tocco melodico col quale l’avevamo conosciuto; con “NOW I KNOW”, brano più bello in scaletta, l’autore chiude l’ascolto con una punta d’emozione che gli esplode nel petto, ricordando a tutti i detrattori di un passato famigliare difficile, che l’ha spinto a lavorare per quattro per prendersi cura della madre e delle sorelle mentre cercava un modo per affermare la propria creatività. In momenti come questo, si staglia l’immagine di un giovane uomo con la testa sulle spalle e una determinazione d’acciaio, che non ha paura di percorrere anche i sentieri meno battuti. Al netto di ogni esibizionismo e stravagante capo d’abbigliamento, Rema si conferma uno nomi più interessanti da seguire nel panorama dell’Africa occidentale.

16/12/2024

Tracklist

  1. MARCH AM
  2. AZAMAN
  3. HEHEHE
  4. YAYO
  5. BENIN BOYS feat. Shallipopi
  6. HEIS
  7. OZEBA
  8. WAR MACHINE feat. Odumodublvck
  9. EGUNGUN
  10. VILLAIN
  11. NOW I KNOW