Bob Seger

Bob Seger

Robert Clark “Bob” Seger (nato il 6 maggio 1945 a Detroit, Michigan) è un cantautore, chitarrista e pianista statunitense, che negli anni si è affermato come una delle voci più sincere e vibranti del songwriting d'oltreoceano.
Con una carriera che attraversa oltre cinque decenni, Seger ha saputo catturare l'essenza della working-class americana attraverso testi intrisi di nostalgia, desiderio e storie di vita reale. La sua voce graffiante e inconfondibile, unita a una notevole capacità di scrittura, lo ha reso una figura di culto nel panorama del rock a stelle e strisce.

Cresciuto nel sobborgo di Dearborn, incominciò a cantare a metà degli anni Sessanta in gruppi minori – quali The Decibels, The Town Criers e Doug Brown and the Omens (con cui nel 1965 incise il suo primo disco singolo) – nei locali di Ann Arbor e Detroit (dove la famiglia si era nel frattempo trasferita). Tali esperienze gli consentirono di farsi conoscere e apprezzare da impresari dello show business e del mondo discografico (la città di Detroit è conosciuta, oltre che per l’industria automobilistica, anche per essere sede della Motown, insieme a Nashville, Tennessee, uno dei più importanti poli musicali statunitensi) e di giungere al grande successo nei successivi decenni Settanta e Ottanta.
Dopo alcune esperienze giovanili con gruppi minori, ottiene un primo riscontro con Bob Seger and the Last Heard, poi trasformata nella rock band Bob Seger System, formazione con cui pubblica nel 1969 il singolo "Ramblin' Gamblin' Man", che diventa un successo locale e ottiene anche visibilità nazionale.
Tuttavia, la scena musicale è in rapida evoluzione, e Seger fatica a trovare un'identità stabile negli anni successivi.

Tra il 1970 e il 1975, pubblica diversi album solisti, tra cui "Mongrel" (1970) e "Back in '72" (1973), contenente la prima versione del suo classico "Turn The Page". Sono lavori che mostrano il suo talento grezzo ma non riescono a imporsi su vasta scala.
La svolta arriva con la fondazione della Silver Bullet Band, un gruppo di talentuosi musicisti che accompagnano Seger in studio e dal vivo. L’album "Beautiful Loser" del 1975 segna un'importante evoluzione nel suo sound, ma è soprattutto "Live Bullet" (1976), un album dal vivo registrato a Detroit, a catturare l'energia e la passione delle sue esibizioni. L'Lp dal vivo diventa un successo clamoroso e consolida la reputazione di Seger come artista di punta del nuovo songwriting americano.

La consacrazione definitiva arriva con "Night Moves" (1976), album che rappresenta il cuore pulsante della carriera di Seger. La title track "Night Moves", una ballata intrisa di nostalgia adolescenziale, diventa un classico senza tempo. L’album contiene anche altri brani memorabili come "Rock And Roll Never Forgets" e "Mainstreet", che mostrano la capacità di Seger di bilanciare rock energico e lirismo evocativo.
Da qui in poi Seger colleziona una serie di album di grande successo, diventando uno dei nomi più riconosciuti della musica rock americana. Tra i suoi album più ispirati del periodo, "Stranger In Town" (1978), contenente brani vibranti come "Still The Same", "Hollywood Nights" e "We've Got Tonight"; "Against The Wind" (1980), che debutta al primo posto della classifica Billboard, trascinata dalla struggente title track - quasi un manifesto della sua arte - oltre che da episodi come "Fire Lake" e "You'll Accomp'ny Me"; e "The Distance" (1982), che include altri successi quali "Shame On the Moon" e "Even Now".
Durante questo periodo, Bob Seger si guadagna un vasto seguito grazie ai suoi testi sinceri e al sound potente ma accessibile. Le sue canzoni diventano inni della vita americana, esaltando il valore della perseveranza e del ricordo, con uno stile non distante da quello coevo di Bruce Springsteen e Tom Petty, con i quali condivide anche la sincerità e l'onestà dell'approccio.
I brani di Seger - che si occupa tanto dei testi quanto della musica - riflettono la filosofia tipica del Midwest (gli stati centrali degli Usa) e affrontano spesso temi legati al mondo del proletariato (quello dei cosiddetti “blue-collar”, le “tute blu” delle numerose fabbriche e industrie di Detroit e dintorni).

Negli anni 80, Seger pubblica album come "Like A Rock" (1986), la cui title track diventa famosa anche grazie a una campagna pubblicitaria della Chevrolet. Nel 1991 esce invece "The Fire Inside", un disco che, pur meno innovativo, conferma il suo status di artista iconico.
Dopo un lungo silenzio, Seger torna negli anni 2000 con "Face The Promise" (2006), dimostrando che la sua vena artistica è ancora intatta. Il disco si rivela un successo commerciale e critica, confermando il legame indissolubile tra Seger e il suo pubblico.
Il suo nome appare dal 2004 nella Rock and Roll Hall of Fame ed è in lista insieme a quello della Silver Bullet Band nell'elenco dei musicisti che fanno parte delle celebrità della Hollywood Walk of Fame, inscritta al numero 1750 di Vine Street, Hollywood, California.

Bob Seger ha concluso ufficialmente la sua carriera con il "Roll Me Away Farewell Tour" nel 2019, chiudendo il cerchio di una straordinaria carriera live. Con oltre 75 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, Seger può essere legittimamente annoverato tra i narratori musicali più autentici della cultura americana.
Canzoni come "Night Moves", "Against The Wind", "Still The Same", "Turn The Page" e "Like A Rock" sono oggi considerate classici senza tempo, simbolo di un'epoca e di un artista capace di raccontare storie universali con semplicità e potenza al tempo stesso. Un menestrello della working class che ha saputo raccontare l'America delle piccole città, delle strade polverose e dei sogni che non muoiono mai.

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