Fatboy Slim

Fatboy Slim

Norman Cook, noto al mondo come Fatboy Slim, è una delle figure più influenti della musica elettronica dagli anni Novanta in poi. Nato nel 1963 a Bromley, in Inghilterra, iniziò la sua carriera musicale come bassista degli Housemartins, band jangle-pop dalla forte impronta politica e sociale. Dopo lo scioglimento del gruppo nel 1988, Cook si dedicò a nuove sperimentazioni sonore, avvicinandosi alla musica elettronica e al nascente movimento acid house. Con il progetto Beats International ottenne un primo successo con "Dub Be Good to Me" (1990), ma fu solo con l’adozione del moniker Fatboy Slim che definì il suo stile inconfondibile, divenendo il principale esponente del big beat, un genere che fondeva breakbeat, funk, hip-hop e campionamenti con un’estetica edonista e contagiosa.

Il suo album di debutto, "Better Living Through Chemistry" (1996), segnò un momento chiave per la dance britannica, con brani come "Everybody Needs a 303" che anticipavano il suo approccio esplosivo al ritmo e ai bassi. Tuttavia, fu con "You've Come A Long Way, Baby" (1998) che Fatboy Slim raggiunse lo status di superstar. Il disco conteneva hit planetarie come "The Rockafeller Skank", "Gangster Trippin" e "Praise You", brani che consacravano il big beat nella sua massima espressione, con groove ipnotici, sample stratificati e un’ironia che lo distingueva dalla techno più austera e minimale. Il singolo "Right Here, Right Now" divenne un manifesto della cultura club degli anni Novanta, grazie alla sua costruzione sonora graduale e alla potenza emotiva del crescendo orchestrale.

Nel 2000 Fatboy Slim pubblicò "Halfway Between The Gutter And The Stars", un disco che ampliava il suo linguaggio musicale, introducendo sonorità più soulful e meno frenetiche. Il singolo "Sunset (Bird Of Prey)" campionava la voce di Jim Morrison, portando il suo stile in territori più psichedelici, mentre "Weapon Of Choice", accompagnato da un videoclip iconico con Christopher Walken, ribadiva la sua capacità di fondere musica e cultura pop con un impatto visivo memorabile.

Negli anni successivi, Fatboy Slim continuò a reinventarsi. "Palookaville" (2004) segnò una svolta più eclettica, spaziando tra funk, reggae e house, ma senza la stessa immediatezza dei lavori precedenti. Nel frattempo, la sua fama lo portò a esibirsi in eventi di proporzioni gigantesche, come il leggendario set sulla spiaggia di Brighton nel 2002, che attirò oltre 250.000 persone.
Pur pubblicando meno album, continuò a rimanere un punto di riferimento nella scena dance grazie ai suoi dj-set, remix e collaborazioni. Nel 2013 tornò alla ribalta con "Eat, Sleep, Rave, Repeat", un brano che riconfermava la sua attitudine festaiola e la sua capacità di intercettare le tendenze del clubbing.
L’eredità di Fatboy Slim sta nella sua capacità di abbattere le barriere tra generi e trasformare la musica elettronica in un fenomeno accessibile e universale. Con il suo sound carico di groove e la sua attitudine giocosa, il compositore inglese ha reso il big beat una delle colonne sonore più caratteristiche degli anni Novanta e Duemila, influenzando generazioni di dj e producer.

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