Fabio Bartolo Rizzo, siciliano classe 1979 di origini popolari, è emigrato da giovane a Milano. Nonostante le difficoltà di un meridionale povero nella grande metropoli del Nord, riesce a farsi notare in una scena italiana in pieno risveglio creativo, nel 2004 entra nella Dogo Gang (con Club Dogo, Vincenzo Da Via Anfossi, Deleterio) e attende un esordio tutto suo, che puntualmente arriva nel 2008: si chiama "Marracash", chiaramente ispirato alle etichette di "marocchino" affibiategli da piccolo.
Vende bene, il singolo doppio-platino "Badabum Cha Cha" sfonda persino il muro del mainstream e così replica con "Fino a qui tutto bene" (2010), di minore successo. Rilancia la propria carriera con "King del rap" (2011), album decisamente più crossover, che ammicca anche al rock e all'house, nel frattempo tornata in auge ibridata con l'hip-hop anche grazie al traino di Fabri Fibra. Fonda nel 2012 Roccia Music, sua etichetta indipendente, poi dopo qualche rinvio pubblica "Status" (2015), il suo vero accesso nel mainstream: singoli in radio, collaborazioni trasversali (da Gué Pequeno a Tiziano Ferro), una produzione moderna già in odore di trap. Corona il periodo positivo collaborando con un altro rapper ormai in pieno successo di massa, l'amico Gué Pequeno, per l'album "Santeria" (2016), doppio disco di platino, primo posto nella classifica italiana e altri sette platini con i singoli.
Segue un periodo di edizioni speciali e collaborazioni, quindi una crisi personale lo porta a scomparire dai social. Rinasce nel 2019, collaborando con Elodie nella hit "Margarita", triplo platino, e quindi con il suo sesto lavoro in studio, "Persona". Per il pubblico italiano è l'album dell'anno, un clamoroso quintuplo platino che inaugura una strutturazione più complessa, con un tema di fondo che funga da collante. L'ideale prosecuzione di questo nuovo percorso arriva con "Noi, loro, gli altri" (2021), che estende le intuizioni del precedente dall'analisi dell'individuo all'intera società.
(Antonio Silvestri)