Sassarese, classe 1960, Paolo Angeli è un nome centrale della sperimentazione strumentale italiana. Con più di dieci album all'attivo dal suo esordio come solista nel 1995, è una apprezzata anche a livello internazionale per via del suo percorso aperto ed estremamente personale.
Al centro della sua ricerca musicale è uno strumento singolare, la chitarra-orchestra ottenuta modificando la chitarra sarda tipica della tradizione gallurese. Aggiungendo corde ausiliarie, e sollecitandole sia attraverso l'ordinaria percussione che ricorrendo all'archetto, Angeli ha ampliato la tavolozza sonora del cordofono, accedendo a possibilità timbriche e armoniche sorprendenti. Traendo ispirazione dal veterano della sperimentazione chitarristica Fred Frith (membro fondatore degli Henry Cow), Angeli arricchisce con effettistica elettronica le proprie performance, creando una sintesi immediatamente riconoscibile, in grado di proiettare la tradizione nell'assoluta contemporaneità.
Molteplici le sue collaborazioni: Fred Frith, artisti di spicco del panorama sardo come Antonello Salis, Gavino Murgia, Paolo Fresu, Iosonouncane, nomi importanti delle scene jazz, folk e rock sperimentali internazionali (Hamid Drake, Iva Bittová, Takumi Fukushima). A chi volesse scoprire l'artista, si segnalano in particolare nella sua discografia poliedrica quattro album: "Nita l'angelo sul trapezio" (2005), "Tessuti" (2007, con cover di Fred Frith e Björk), "S'Û" (2015) e "Rade" (2022).