Il titolo, "Who Is The Sky?", prende forma da una serie di interrogativi esistenziali che Byrne si è posto nel periodo post-"American Utopia": "Mi piace ancora quello che faccio? Perché continuo a scrivere canzoni?", si chiedeva. Domande che trovano eco nei dodici brani dell’album, che esplorano il caos e la meraviglia dell’esperienza umana attraverso un linguaggio narrativo sempre più marcato, una novità almeno in questa forma nella poetica di Byrne.
Byrne ha definito l’opera "più narrativa del solito", traendo ispirazione da episodi personali e visioni surreali. In "She Explains Things to Me" affronta con disarmante autoironia il divario tra sapere e percezione; in "I Met the Buddha at a Downtown Party" trasforma la figura spirituale in un personaggio tragicomico, divoratore di dolci e ignaro del proprio status mitico. In "My Apartment Is My Friend" l’abitazione diventa interlocutore empatico in un dialogo intimo e struggente, mentre in "A Door Called No" si apre simbolicamente solo dopo un gesto d’affetto.
Musicalmente, l’album mantiene lo spirito eclettico e sincretico dell’artista: i brani si muovono tra pop orchestrale, ritmiche afrobeat, chamber-funk e tocchi di art-pop d’autore. In "What Is the Reason for It?" l’intreccio vocale con Hayley Williams dà vita a un pastiche emotivo che tenta di decifrare l’enigma dell’amore con la lucidità di chi sa già che ogni risposta sarà comunque sbagliata.
Byrne continua la sua indagine sulla "connessione umana", tema ricorrente nella sua opera dagli anni degli esordi con i Talking Heads. Ma in "Who Is The Sky?" c’è un elemento in più: una riflessione disarmata sulla propria età, sul ruolo dell’arte e sull’assurdità del quotidiano. In "The Avant Garde", con il suo sarcasmo sottile, mette a nudo le contraddizioni dell’arte concettuale, mentre in "Moisturizing Thing" ironizza sulle ossessioni del benessere e della giovinezza. A livello produttivo, Kid Harpoon riesce a conservare l’impronta autentica di Byrne pur donando al disco una veste sonora calda e cinematografica, capace di tenere insieme i tanti opposti che l’ex frontman dei Talking Heads ama mettere in scena: caos e precisione, spiritualità e concretezza, ironia e compassione. Con questo disco, David Byrne conferma il suo ruolo di "testimone laterale ma partecipe" del mondo: un outsider illuminato, capace ancora una volta di osservare l’umanità con affetto, sarcasmo e lucidità disarmante. Ecco la tracklist e la copertina di "Who Is The Sky?"
Everybody Laughs
When We Are Singing
My Apartment Is My Friend
A Door Called No
What Is the Reason for It? (feat. Hayley Williams)