A meno di sorprese Torino quest’anno rimarrà senza il suo Festival estivo. Dopo l’apertura delle buste, l’unica proposta per il TOdays e l’unica proposta pervenuta alla città, arrivata da Reverse che ha organizzato la kermesse nel 2024, non è stata ritenuta valida dalla commissione artistica. Risultato? Senza nessun vincitore la Fondazione per la Cultura ha comunicato alla giunta di Palazzo Civico che "non sarà nelle condizioni di organizzare direttamente l’iniziativa".
Il bando, pubblicato a gennaio, prevedeva un contributo di 540 mila euro per organizzare un festival estivo di quattro giornate al Parco Dora, con attività collaterali diffuse per sette giorni, con particolare attenzione al territorio della Circoscrizione 6. Dopo le polemiche dell’anno precedente, quando il festival si era svolto al Parco della Confluenza con una partecipazione inferiore alle aspettative, l’edizione 2025 sembrava destinata a una nuova svolta. Ma, a sorpresa, l’unico progetto presentato non ha soddisfatto i criteri richiesti, in particolare per quanto riguarda la coerenza con gli obiettivi culturali e l’impegno economico.
Gianluca Gozzi, fondatore del festival, ha criticato la scelta politica che ha imposto un modello predefinito per l’evento, invece di rinnovare annualmente la fiducia al progetto come avveniva in passato. La sua riflessione punta sul fatto che il festival, nato dal basso, avrebbe dovuto continuare con un approccio più flessibile e meno vincolato dalle decisioni politiche.
Nel frattempo, l’assessore ai Grandi Eventi, Domenico Carretta, ha ammesso la necessità di una riflessione sulla sostenibilità degli eventi finanziati con fondi pubblici. Ha annunciato che il risultato della selezione impone di avviare un confronto con gli operatori del settore musicale locale per decidere nuove strategie per il futuro.
In risposta alla cancellazione, Valerio Lomanto, presidente della Circoscrizione 6, ha lanciato un'idea per non perdere il festival, pur mantenendo un legame con il territorio. Propone di usare una parte dei fondi previsti per continuare l'iniziativa con un nuovo formato, coinvolgendo le realtà locali e magari rinunciando al nome "TOdays", ma non abbandonando un evento che, nel suo piccolo, è diventato storico per il quartiere.