...A Toys Orchestra

Cuckoo Boohoo

2004 (Urtovox)
indie-rock, alt-pop

La storia degli …A Toys Orchestra inizia nel 1998, ad Agropoli, una cittadina in provincia di Salerno, dove gruppi musicali giovanili si formano e si disfano alla ricerca di un sogno. Enzo Moretto e Raffaele Benevento militano nei Mesulid, Ilaria D’Angelis nei Sugar And Cyanide, era il 1997, non esistevano sale prova in città, quindi per suonare le band locali affittavano delle case per testare le proprie composizioni.
Mesulid e Sugar si ritrovarono a provare nello stesso posto, s’incontrarono musicalmente e fu l’inizio della storia. Enzo, Ilaria e Raffaele diedero vita al primo nucleo degli ...A Toys Orchestra in compagnia del batterista Fabrizio Verta, ed iniziarono a comporre i primi pezzi originali, rifacendosi ai suoni alt-rock degli anni Novanta, frullando Pixies, Nirvana, il post-punk e il grunge, unendo il tutto con una spiccata attenzione per la melodia.

Dopo i primi carbonari demo, una loro cassetta riscuote l’apprezzamento della Fridge Records, che si rende disponibile a inserire  un pezzo dei Toys all’interno di una compilation. Di lì a poco fu pronto un disco intero di ben 74 minuti, “Job”, pubblicato nel 2001, un lavoro nel quale già si intravedevano idee interessanti.
Nei mesi successivi il processo creativo continua inarrestabile, e anzi ebbe un’ulteriore intensificazione: Moretto non perdeva tempo e si preoccupava di inviare le registrazioni dei nuovi pezzi a molte label in giro per la penisola.

Alla fine è Paolo Naselli Flores della Urtovox a prenderli sotto la propria ala, colpito da alcuni demo ascoltati. Nel frattempo la formazione si è estesa ad un quinto elemento, Fausto Ferrara, che porta in dotazione synth e sampler, contribuendo a sancire l’apertura verso nuove soluzioni.
Ferrara proviene da ambienti legati all’elettronica, segue con interesse la scena drum’n’bass, utilizza attrezzature finora  totalmente sconosciute al resto del gruppo.

I risultati di questa fase finiscono nei solchi di “Cuckoo Boohoo”, considerabile come una seconda partenza del gruppo, quasi il vero e proprio esordio. Il quintetto ha asciugato le strutture, divenendo più focalizzato ed efficace, la qualità della scrittura subisce un’impennata, un passo avanti notevole nel percorso formativo.
Il disco, prodotto dalla band assieme a Francesco Donadello dei Giardini di Mirò e composto tutto in lingua inglese, è un lavoro istintivo e a tratti ancora ingenuo, ma nel quale la personalità dei ragazzi già si fa ampiamente largo. “Peter Pan Syndrome” (scelta come primo videoclip), “Panic Attack #  1”, “Hengie: Queen Of The Border Line” sono le tracce che potrebbero provocare clamore ed interesse.

In “Cuckoo Boohoo”, brani lievi e malinconici imperniati sul pianoforte (“Elephant Man”, “Three Withered Roses”) si alternano a momenti più elettrici e briosi (“Modern Lucky Man”), coniugando intimismo e indie-rock.
Forse nel nuovo millennio si può ancora riuscire ad emergere dalla provincia cronica italiana: questi ragazzi ci stanno provando. Con le idee giuste, un progetto compiuto in testa e una manciata di delle belle canzoni, si può ancora ambire a obiettivi importanti, anche senza partire dal centro del mondo.

30/07/2014

Tracklist

  1. Radio Tsunami
  2. Peter Pan Syndrome
  3. Panic Attack #1
  4. Hengie: Queen Of The Border Line
  5. Loco Motive
  6. Elephant Man
  7. Modern Lucky Man
  8. 3 Minutes Older
  9. Panic Attack #2
  10. Three Withered Roses
  11. 1000 Flaming Dragonflies
  12. Asteroid

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