Si parte con una chitarra assorta e spezzata nelle sue ellissi e le sue sincopi accordali, sorniona nelle sue sfumature timbriche, mentre una voce che unisce in modo vellutato Smog e Lou Reed battaglia con degli archi nostalgicamente Walker-iani ("Breathe In The Disease"). La batteria di Toth si auto-proclama diligente allievetta delle evoluzioni di Doug Scharin, mentre il resto della band sfiora armonie blueseggianti. Si prosegue con "Beautiful Lawyers", un college-pop sereno e cristallino, con spezie electro di effetti reverse, e una riuscita cellula melodica del chorus. "Stay In Your Homes" riprende il riff trottante di "Breathe In The Disease", secondo un ulteriore coktail-jazz à-la "Transformer", con tastiere thriller, qualche guizzo sperimentale e una breve jam finale (una sorta di danza campestre per acustica e campioni elettronici).
Altro brano convincente è "Bad Shepherds", forte di una chitarra bop-swing che sfocia in un tema tex-mex alla Calexico e archi d'impostazione Dvorak-iana e post-romantica, anche se funestata da una linea vocale troppo indistinta.
"New Thought" è una rincorsa country-rock, con chiose chitarristiche e archi orientaleggianti ad accompagnare per tutto il pezzo (riuscito soprattutto nella progressione voce-arrangiamento). "Sunday Night", piece Sylvian-iana a partire dal timbro vocale di Elkington, instaura un ponte tra lo stesso Sylvian e gli impasti sonori dei Bark Psychosis, soprattutto nelle parentesi strumentali a lunghezza variabile.
"Passengers" è una serenata roots tra Giant Sand e Go-Betweens, e "A Colt's Tooth" è uno sketch strumentale crepuscolare per chitarra, impalpabili droni electro e corse d'archi tra lo spettrale e il cameristico. "Moment Is Now!", forse il punto più basso del disco, riduce i Modern Lovers più inquadrati e meno schizoidi a banale macchietta riempitiva. "The Meagre Prick", una modesta piece folk per chitarra e violino - a richiamare alla memoria certo John Denver -, esibisce un gorgheggio di Elkington (l'unico in tutto il disco).
Zincs possiede un songwriting affabile e talvolta schietto, ma privo del necessario coinvolgimento emotivo. Più che tutto unitario, è un'opera di somma delle parti, a causa di una produzione enfaticamente ariosa e marcatamente staccata, cosicché anche gli sforzi più encomiabili divengono un po' indigesti. Alt-country per neofiti, tanto scorrevole quanto grossolano, soprattutto generico al pari dell'etichetta che si porta appresso. Arrangiato da Fred Lonberg-Holm, compositore di jazz d'avanguardia e violoncellista di New York, collaboratore di Zorn, Braxton e God Is My Co-Pilot, come Elkingon trasferitosi a Chicago nel 2000.
(10/12/2006)