Klimek

Dedications

2007 (Anticipate)
electro-acoustic, ambient

Sebastian Meissner, il compositore tedesco che attualmente si cela sotto l’alias Klimek, è un artista che, da qualche anno e sotto diverse denominazioni (Random Industries, Bizz Circuits, Autokontrast), conduce nell’ombra un’interessante ricerca musicale, non semplicemente annoverabile nella categoria dell’ambient-music, ma originata da riferimenti che spaziano da Steve Reich al minimalismo neoclassico, fino a moderne e mai scontate elaborazioni elettro-acustiche.

Per il suo terzo lavoro a nome Klimek, che segue di un anno l’emblematico “Music To Fall Asleep”, Meissner ha deciso di interrompere temporaneamente le sue pubblicazioni per la Kompakt, per sposare il progetto della giovane Anticipate Recordings, etichetta fondata da Ezekiel Honig e giù assurta all’attenzione della scena elettro-acustica internazionale grazie alle recenti produzioni di artisti quali Morgan Packard e Sawako.
Come si evince dal titolo, “Dedications” raccoglie otto elegie in musica, ognuna delle quali dedicata a un binomio di artisti (non solo musicisti), spesso associati in maniera piuttosto eterogenea. L’intento dichiarato alla base di quest’opera è infatti quello di colmare le distanze, gettando, attraverso la musica, ponti immaginari in grado di stabilire equilibrate connessioni mentali e riempire di tenue tepore melodico le sospensioni temporali, frutto delle dilatate modulazioni elettroniche che increspano i persistenti fondali sui quali si innesta una varietà di strumenti (pianoforte, chitarra, archi, percussioni) dalle sembianze in continua trasformazione.

Se l’accostamento tra elettronica e strumentazione concreta e il filtraggio sintetico di quest’ultima non rappresentano certamente una novità, il punto focale di ”Dedications” risiede nell’accurato bilanciamento tra questi elementi e un’attitudine espressiva che spazia dai lontani echi psichedelici di “For Ezekiel Honig & Young (Pan) Americans” alle tenebrose fascinazioni jazzy di “For Michael Gira & Vladimir Ivanovich”, senza mai perdere di vista quell’immediatezza emotiva non così spesso riscontrabile in una musica dai prevalenti connotati cerebrali.

Meissner riesce, infatti, a colmare l’apparente staticità delle composizioni più spiccatamente ambientali (“For Jim Hall & Kurt Kirkwood”, “For Marvin Gaye & Russell Jones”) attraverso l’accostamento tra ondulati sibili sintetici e soffici, lenti accordi acustici processati e solo sottilmente distorti. Lo stesso avviene nei numerosi passaggi in cui si affaccia il pianoforte a coronare con discrezione uniformi tappeti di ambient orchestrale o tenui screziature di field recordings, prossimi, rispettivamente, agli Stars Of The Lid e al Pan American dello splendido “Quiet City”.

Per quanto segua un percorso piuttosto lineare, Klimek rifugge agilmente la prevedibilità, sorprendendo per la naturalezza con cui riesce a compendiare i tanti elementi della musica con un minimalismo espressivo non confinato in schemi rigidi e immutabili ma anzi capace di esprimersi con padronanza anche in presenza di una maggiore vivacità strumentale e anche ritmica, come nel graduale svolgimento di loop iterativi della morbida e murcof-iana “For Zofia Klimek & Gregory Crewdson” e nell’intreccio tra archi e profondità dub della conclusiva “For Steven Spielberg & Azza El-Hassan”, che esplicita anche nella dedica la già evidente vocazione cinematica della musica dell’artista tedesco.

27/11/2007

Tracklist

  1. For Jim Hall & Kurt Kirkwood
  2. For Ezekiel Honig & Young (Pan) Americans
  3. For Zofia Klimek & Gregory Crewdson
  4. For Eugene Chadborne & Henry Kaiser
  5. For Michael Gira & Vladimir Ivanovich
  6. For Marvin Gaye & Russell Jones
  7. For Mark Hollis & Giacinto Scelsi
  8. For Steven Spielberg & Azza El-Hassan

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