Swod

Sekunden

2007 (City Centre Offices)
electro-acoustic, modern classical

Se è vero che, a tutt’oggi, l’annata discografica sembra caratterizzata da una messe notevole di produzioni a grandi linee riconducibili all’”experimental piano music” (da Eluvium a Library Tapes, passando per Rafael Anton Irisarri), è vero anche che molti degli interpreti di tale espressione artistica vi sono pervenuti attraverso strade piuttosto diverse, comprendenti ambient, classicismo moderno ed elettronica minimale. Ebbene, Oliver Doerell (mente anche del progetto Dictaphone) vi è invece giunto partendo da quelle che egli stesso definisce “le rovine dell’elettronica”, sulle quali l’artista tedesco innesta una ricca strumentazione acustica, che trova coronamento nel pianoforte di Stephan Wöhrmann, elemento decisivo per la definizione del suono di questo duo, al suo secondo album, dopo “Gehen” del 2004.

Come quella di altri artisti affini, anche la musica degli Swod è incentrata su partiture pianistiche di elegante essenzialità; tuttavia, le loro composizioni presentano una maggiore articolazione strumentale, comprensiva dell’utilizzo, accanto a field recording e screziature elettroniche molteplici, di ritmiche acustiche, basso e chitarra. Il risultato è un disco dalle atmosfere notturne e dalla pronunciata attitudine cinematica, che, senza rinunciare del tutto all'aspetto elettronico-rumoristico di base, prova a fonderlo in un contesto di omogeneo romanticismo, espresso in continue sovrapposizioni di suoni, piccoli loop elettro-acustici concentrici (“Montauk”), esili tocchi di pianoforte (“Ja”) e, soprattutto, nel crescendo emozionante della splendida “Patinage”, che suggella un disco di bellezza oscura e compassata, incentrato sul moderato accrescimento strutturale di una formula musicale consolidata, della quale conserva intatta l’efficacia espressiva.

12/09/2007

Tracklist

  1. Montauk
  2. Ja
  3. Deer
  4. Sekunden
  5. Exit
  6. Insects
  7. Belgien
  8. Frost
  9. Patinage

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