Destroyer

Trouble In Dreams

2008 (Merge)
pop, songwriter

Destroyer è una formazione di Vancouver, Canada, capitanata dal chitarrista Daniel Bejar, anche autore assieme a Carl Newman, dei brani del gruppo New Pornographers.
In questo nono appuntamento discografico Daniel è assistito da Nicholas Bragg (chitarra), Tim Loewen (basso e armonica), Ted Bois (tastiere), Scott Morgan (batteria e sassofono), Fisher Rose (percussioni).

"Trouble In Dreams" è il nuovo disco dei Destroyer. In esso affiora un tipo di forma canzone "universale", suadente e d'ampio raggio,  una finezza melodica puntualmente ispirata e visionaria.
Daniel Bejar non è solo oratore e araldo della tradizione pop-rock, dialetticamente proteso tra antiche e nuove età, che appartengano alla Terra d’Albione o alla canzone folk americana. Egli attua un consapevole distacco da modelli e ideali passati, per liberare in completa autonomia e issare in alto la propria distinta natura.
Bejar è ormai un alchimista teso verso un modello individuale di classicità pop. Uno stile forte di lineamenti specifici tutto guizzi e panneggi; una robusta e riflessiva eredità autorale fatta di turbamenti e di sensi in subbuglio, che con maestria muove tasselli e sposta carte per ispirare nuove, interessanti variazioni, accattivanti sofisticazioni armoniche.

Più che mai efficace e duttile è la voce di Daniel ormai all’apice della propria maturità espressiva; che si lanci concitata e incisiva su "The State" o "Rivers", o che imperversi suadente in "Foam Hands" o sulla esordiente "Blue Flower/Blue Flame".
Poco distante, si mostra lucida e ispirata sulle raffinata, rigonfia "Shooting Rockets (From The Desk Of Night's Ape)" e "Plaza Trinidad", col suo raggiante refrain, altrettanto penetrante e disillusa. Due notevoli esempi brani sorretti e tesi da lancinanti riff di chitarra o frasi di pianoforte.
Brani che spesso svelano nella propria risoluzione, nella coda di cometa, inattesi nuovi sussulti emozionali.

“Trouble In Dreams” è nell’insieme un lavoro descrittivo e "panoramico", lo sbocco di reazioni e sintesi di album del passato come “Your Blues” o “Destroyer's Rubies”, senza con questo mostrarsi statico, puramente decorativo o, peggio, indulgente. Il suo particolare dinamismo armonico è infatti funzionale all’ingresso in un reame alla Lewis Carroll ove ogni cosa è dipinta passionale e, seppure verosimile, alterata.
Un luogo insomma in cui ogni valico è reso imprevedibile, ogni passaggio è dipinto emozionante e che esalta la caratura del proprio artefice. Come mostra la distesa luminosità di "Leopard of Honor" e l’ennesimo turbinio passionale della nuova gemma uncinante targata Destroyer: "Dark Leaves From Aa Thread"; ideale di semplicità di scrittura pop portata in gloria da un autentico, travolgente arsenale di strumenti in festa.

Ed è come ritornare bambini, incantati all’ascolto di fiabe di cui non si conosce l’esito o il risvolto, per cui si prova trepidazione.
Destroyer rimane una formazione musicalmente personalissima e necessaria nel firmamento (indie)pop odierno, che per quanto appaia saturo, finisce per risaltare anziché offuscare l’ostinata individualità, la varietà e la vitalità degli "astri" più luminosi e appariscenti.

13/02/2008

Tracklist

  1. Blue Flower/Blue Flame
  2. Dark Leaves from a Thread
  3. The State
  4. Foam Hands
  5. My Favorite Year
  6. Shooting Rockets (from the Desk of Night's Ape)
  7. Introducing Angels"
  8. Rivers"
  9. Leopard of Honor
  10. Plaza Trinidad
  11. Libby's First Sunrise

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