Sciamanica. L'arte di Antye Greie Fuchs è un sortilegio tecnologico. Alchimia glitch, perfezionata in anni di ricerche refrattarie a ogni moda e contesto. La confidenza con la materia sonora permette ormai all'artista tedesca di raggiungere l'opera al nero: "Einzelkämpfer" ("Lottatore solitario") è un atanor digitale in cui ritmi, timbri, melodie si rimescolano e si astraggono da loro stessi per forgiare sostanze precedentemente sconosciute.
Coaguli sonori che possono durare l'attimo di un soffio, prima di frantumarsi in particelle elementari: sillabe, sine wave, singulti disarticolati. Oppure restare sospesi nell'aria, a intorbidire i vapori spoken word che serpeggiano sul magma di segni astratti, monchi, smembrati. Il senso del cantato svanisce, la parola è puro ingrediente del rito magico; formula ermetica in cui i grumi fonetici danno corpo a fantasmi sonori tremolanti. Così una frase in tedesco o inglese, trasmutata elettronicamente, diventa ritmo portante o elemento strutturale. Può illuminare il centro dell'incantesimo, come diradarsi nella nube di crepitii che la circonda.
L'album bilancia contrasti stridenti (l'apocalisse sonora di "Worin Mein...", il retrogusto metallico di "Practicing Beat Anarchy") e flussi vocali senza regole ("Kopffusser"). È una galassia sparsa e desolata, in cui la voce di AGF è l'unico polo attrattore - un solco ipnotico attraverso un panorama di macerie trip-hop, stratificazioni vocali, instabili rievocazioni bjorkiane. Il techno-pop malsano di “We Break Out” è una concessione al ritmo regolare, l'unica di questo universo arcano in cui le simmetrie si fanno e si disfano come onde nell'acqua.
Recensito in ritardo a causa di una reperibilità scarsa e tardiva, "Einzelkämpfer" conferma l'intensa attività dell'artista nel periodo 2008/2009. Per esplorare le diverse tessere di quest'unico mosaico sonoro, si guardi al secondo capitolo a nome AGF/Delay, e soprattutto dall'accoppiata "Words Are Missing"/"Dance Floor Drachen".
28/09/2010