Jorma Kaukonen

River Of Time

2009 (Red House)
roots, folk

Accade spesso che quando si ascolta musica con la maiuscola, bisogna tenere a freno l’accavallamento dei battiti del cuore e le pulsazioni delle tempie. Tranquilli, non succederà mai con l’andazzo brancolante di certi musicisti d’oggi, qui si parla dell’eventualità di incontrare i grandi musicisti di ieri, i grandi suoni a sesto acuto che hanno sorretto l’architettura musicale della storia recente; allora sì che una sana prevenzione cardiaca è d’obbligo. Jorma Kaukonen, mitica chitarra lisergica dei Jefferson Airplane, poi degli Hot Tuna prima di intraprendere la lunga "winding road" solitaria, licenzia il disco "River Of Time" stupenda perla – a due anni dal lucore infinito di "Stars In My Crown" - che dissemina lungo il mezzo secolo della sua alta percezione dell’American music. Dalla sua, l’amico di vecchia data Levon Helm (ex-batterista della leggendaria The Band), Larry Campbell (già produttore del disco) alle chitarre cittern e resofoniche, il mandolinista Barry Mitterhoff e Lincoln Schleifer al basso, dopodiché è facile, quanto meraviglioso perdersi nei calori roots dove il tempo è un insignificante trafiletto della vita.

La sua chitarra è stata ed è insostituibile abbecedario per le jam band e dell’alt-rock che sgasano in giro e due suoi dischi capolavori - "Quah" del ’74, e "Jorma" del ’79 - dovrebbero essere aggiunti all’inno nazionale americano tanto splendono in alto. Il fiume del tempo di Kaukonen scorre tra il Mississippi e il folk da "campfire songs", su per i sentieri di terra battuta selvaggia e ossuta tipici dell’epopea deep-yankee, dove i riverberi del suono acustico emanano voci e illusioni, amori e frontiere mozzafiato che sigillereste le casse dello stereo per non sciuparle, per non farle uscire mai.
Cullati da un fingerpicking dolcissimo, si entra nel blues che rende inchini al Reverendo Gary Davis, a Mississippi John Hurt ("Nashville Blues", "Preachin’ On The Old Campground") tra le tante, al traditional folk ("Trouble In Mind", "Simpler Than I Thought") , alla passione trascinante ("Been Too Along"), come al farming original ("River Of Time", "Simpler Than I Thought").

Semplici esempi di quello che andrete a trovare in questa esperienza di stupore e gioia, tra questi pochi accordi intrecciati nella moltitudine di giri; armonie e radici che fanno nodo in gola come una naturale predisposizione all’emozione forte, dove una leggenda torna uomo per abbracciare – con il rude candore della sua stratosferica oratoria a sei corde e una voce da eterno ragazzo – l’hobo qualunque tra segale, mais e watermelon oversize.

08/07/2009

Tracklist

  1. Been so long
  2. There‘s a bright side somewhere
  3. Cracks in the finish
  4. Another man done a full go round
  5. Trouble in mind
  6. Izze’s lullaby
  7. More than my old guitar
  8. Nashville blues
  9. Walk with friends
  10. Operator
  11. Preachin’ on the old campground
  12. River of time
  13. Simpler than I thought

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