Buzz Aldrin

Buzz Aldrin

2010 (Unhip)
post-punk, noise, psichedelia

Merita grande attenzione il trio bolognese dei Buzz Aldrin, al debutto su Unhip dopo la rarissima cassetta edita da Super Furry Hole lo scorso anno. La band propone un potente amalgama percussivo dall’attitudine primitiva e molto sinistra, quasi delirante, in bilico su esplosioni di rumore bianco riassorbite a fatica dentro le linee distorte di canzoni che somigliano spesso e volentieri alle filastrocche slabbrate di druidi biascicanti (eloquenti a questo proposito pezzi come “White Crunch” o “Giant Rabbits Are Looking At The Sun”).

Con in testa un’idea di suono protesa tra il post-punk più tribale e cacofonico di Pere Ubu, This Heat, Pil e Killing Joke e le destrutturazioni contemporanee di Liars e Oneida, il trio insegue un proprio concetto di saturazione, a suon di feedback laceranti e di una controllata brutalizzazione delle superfici sonore, abbinando poi il tutto a un granguignolesco teatro degli orrori psichedelici, sempre a metà strada tra la farsa fumettistica e l’ebrezza dell’iniziazione dionisiaca.

Alla fine il risultato convince e lascia intuire un potenziale inventivo di sicuro spessore, da godere preferibilmente in esibizioni dal vivo di grande intensità.

04/12/2010

Tracklist

1. Eclipse
2. The Fall
3. Giant Rabbits Are Looking At The Sun
4. Machine 2999,99
5. Hola Gringo
6. White Church
7. Let's Walk The Children Around The Space
8. Enter
9. No Time/No Age (White Eyes)

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