I'm alone, walking home
All my friends are going out
No easy way, to be okay
I wish I was someone else
Pochi versi (da "2 Shy"), e Kyle Thomas si è già ritagliato il suo personaggio. Già il compiacimento con cui la Subpop cita la storiella sulla formazione della band (Kyle sarebbe stato troppo timido per salire sul palco da solo) la dice lunga su dove punti questo esordio omonimo degli Happy Birthday: per l'appunto, a una festa di compleanno hipster, giovanotti alternativi e timidi pronti a immedesimarsi nelle gesta d'amore impacciato della band del Vermont. Nei dintorni di altre uscite Sub Pop contemporanee (Dum Dum Girls ad esempio), non fosse altro per l'atmosfera di disimpegno fuzzy, rimane ancora da vedere se si tratterà di un trend seriamente in grado di imporsi.
In un riciclo agghindato di lo-fi di motivetti West-Coast anni 70, gli Happy Birthday attraggono l'attenzione nell'hook sbarazzino del ritornello dell'iniziale "Girls FM", falsetti in coro e obliquità un po' forzate che implodono nel crescendo finale, solo abbozzato e spezzato per sacrificare tutto all'immediatezza. E' in effetti quest'ultima a guidare il gruppo, ma nel senso deteriore del termine, purtroppo: più che spontaneità pare fretta, disinteresse assunto a regola.
La ripetitività di certi pezzi (le roboanti schitarrate di "2 Shy" su tutti) non trova in questo modo alcun sbocco, il che risalta anche in misura maggiore quando il tocco catchy è assai meno ispirato (come nelle sgraziate contorsioni di "Pink Strawberry Shake" e "Eyes Music").
Si intravede un po' più di compiutezza compositiva in "Subliminal Message" (ed è già qualcosa), intreccio tra sirene sintetiche, coretti e l'irritante nasalità di Kyle Thomas in un cullare circolare di una volubile chitarra longstrethiana. Si finisce così per accontentarsi di poco, sia esso uno stornello da spiaggia à-la Thrills come quello di "Maxine The Teenage Eskimo", o le pulsioni wave di "I Want To Stay (I Run Away)". Mai come in questo caso lo spettro dell'hype è da scacciare insomma, prima che si scambi come rivelazione il modesto tentativo musicale di un ragazzo qualunque.
26/03/2010