Quello che spesso differenzia un'operazione culturale strettamente calligrafica da una più importante e convincente è il coinvolgimento dei protagonisti e la loro capacità di estrapolare il fulcro emotivo e intellettuale nel suo insieme.
Ed è proprio quello che accade in “Anda Jaleo”: ancora una volta Josephine Foster non insegue la celebrazione del suo innegabile talento vocale, anzi lo mette a disposizione con umiltà, per un progetto sentito e ricco di suggestione, ovvero una collezione di canzoni scritte dal poeta, scrittore e drammaturgo Federico Garcia Lorca.
Si tratta di una raccolta di storie che raccontano una umanità variegata, che la voce di Josephine Foster descrive con timbriche scarne e ricche di grazia, mentre la sua duttilità vocale rende fluttuante l’alternarsi dei brani più intimi e poetici con le canzoni maggiormente impregnate di risvolti politici e sociali, il tutto tratteggiato con una strumentazione essenziale e una sconvolgente registrazione live.
Supportati da chitarre acustiche limpide e cristalline, handclapping e nacchere per creare un ambiente sonoro di grande impatto emotivo, Josephine Foster e Victor Herrero incorniciano le canzoni di Federico Garcia Lorca con la stessa efficacia con la quale i surrealisti hanno messo su tela la sua forza poetica. Ogni spazio sonoro evoca la Spagna, gioia e malinconia si adagiano su sparute note che possiedono la maestosità di un’orchestra; la terra, gli zingari, le ragazze e i toreri sono protagonisti di storie che sottolineano disagi sociali e politici in modo mai palese.
Sembra provenire dal passato il canto dignitoso e disperato in "Las Morillas de Jaen" che contrasta l’illusoria felicità di “Los Quatro Muleros”, Josephine Foster modifica timbri e moduli vocali con una versatilità sorprendente, raggiungendo il sublime in “Las Tres Hojas”, mentre un sensuale flamenco si snoda tremulo e sinuoso.
Misterioso e ricco di fascino in “Los Mozos de Monleon”, suggestivo e delicato in “Los Reyes De La Baraja”, abilmente politico in “Anda Jaleo” il nuovo album di Josephine Foster è l’ennesimo trionfo artistico, un opera che trasuda ricerca e profondità culturale con una leggerezza e un tono aulico, sconosciuto ad altri musicisti contemporanei. La bellezza trionfa ed è vestita di poesia e verità.
16/11/2010