Per Chris Watson vale la stessa regola utilizzata a suo tempo per Maurizio Bianchi: servirebbero molte parole e pagine per descrivere e raccontare l'estesa produzione musicale. In principio - come membro co-fondatore - fa parte dei Cabaret Voltaire, poi con gli Halfer Trio ed infine tutto in solitario. Figlio di quell'importante scena musicale inglese anni Settanta - che trova sfogo nella città di Sheffield (Human League, Clock DVA, Hula, etc) - riuscirà, poiché dotato di spiccata genialità, a prevalere su altri artisti. Oggi si può considerare, probabilmente, come una delle figure di riferimento per tutti quei neo artisti che intendono intraprendere e percorrere la cosiddetta non music e, più nel dettaglio, i field recordings.
"El Tren Fantasma" è un album pubblicato dalla storica etichetta Touch, e in sintesi si può definire come un minuzioso racconto - sonoro e non solo - di un viaggio in treno attraverso lo stato del Messico. Le registrazioni provenienti dalle cabine, i rumori degli scambi sui binari, i suoni d'interventi di manutenzione, le ganasce dei freni che premono sulle ruote metalliche e le note scandite dai passaggi a livello, rendono a tutti gli effetti reale quest'affascinante e misterioso mezzo di locomozione.
Possiamo anche dire: "OK! I soliti field recordings"; e perciò la recensione teoricamente potrebbe anche finire qui ed in questa maniera. Ovviamente si scherza: è impossibile non accorgersi che in questo disco sono nascosti molteplici spunti, intriganti, enigmatici e tetri.
Cominciamo dal titolo dell'album: piuttosto che chiamarlo "El Tren Fantasma" (Il Treno Fantasma), forse è più appropriato definirlo come il treno dei fantasmi. Non tutti possono occupare un posto in carrozza. Questo permesso di salire è consentito solamente: agli spettri, quelle entità eteree che vagano sperdute fra il terreno e l'ultraterreno nell'attesa di ricevere finalmente un giudizio divino; ma anche a quelle persone che hanno la sensazione di sentirsi smarrite. Persone peccatrici e disperate; individui che hanno scelto il binario sbagliato o vittime di un deragliamento; uomini in cerca di risposte che siano in grado di soddisfarli, almeno nello spirito. Un percorso ferroviario lungo un'ora o poco più, e senza fermate intermedie. Due sole stazioni: quella di carico o di partenza (Los Mochis) - vedi copertina - può essere intesa come l'ultima porta d'uscita dalle tenebre e dai misteri; e una di scarico o d'arrivo (Veracruz). Questo capolinea rappresenta il luogo dove è possibile svincolarsi e redimersi da ogni forma di peccato.
Lo speaker - comunicando l'ultima chiamata per il ghost train - avverte e invita i viaggiatori ad accomodarsi in cabina; cavernosi noise accompagnano il lieve movimento del locomotore e l'uscita del treno da quel girone, profondo, oscuro e diabolico ("La Anunciante"). I primi segnali di luce si fanno sempre più frequenti. Il treno accelera la sua corsa provocando lunghe e incandescenti scintille di fuoco e acuti rumori, creati dallo sfregamento fra i diversi metalli costituenti e le rotaie e binari, creando così involontariamente atmosfere industrial e dark ambient ("El Divisadero", Mexico D.F.").
Non esiste un orario d'arrivo, infatti, il macchinista ad un certo punto sembra farlo rallentare ("Crucero La Joya", "Chihuahua"): per tutti quelli che si sentono ancora inquieti e timorosi, bene, questa è l'ultima occasione per saltare giù e riprovarci la prossima volta.
Intanto, il vacante treno di ritorno, sfrecciando parallelamente ed in senso inverso, all'improvviso - con un potere detonante di mille megatoni - squarcia il silenzio che regna fra i sempre più ansiosi e impauriti viaggiatori ("Aguascalientes"). Siamo ormai quasi giunti all'arrivo. Un ultimo rallentamento nell'attesa di ottenere tutti i permessi d'ingresso, qualcuno riesce anche ad aprire un finestrino, e subito si è avvolti da eterei suoni ambientali e sentori floreali ("El Tajin").
Il treno è arrivato a destinazione nella irreale cittadina di "Veracruz"; che per una banale curiosità - scomponendo la parola (ver_a_cruz) e parafrasando dallo spagnolo - si può anche intendere come: vedere la croce?
L'atmosfera è solenne. Ora si è pronti per porre le domande e per essere giudicati. Contrariamente alla trama del racconto di Clive Barker - e del relativo film di Ryuhei Kitamura - intitolato "Midnight Meat Train", dove i passeggeri del treno sono portati al cospetto del demonio per essere letteralmente mangiati, nel "El Tren Fantasma", invece, il viaggio di questi individui è verso la salvezza e il divino.
Il treno dei fantasmi - prendendo spunto dal quadro di Michelangelo sito nella Cappella Sistina - è come la barca di Caronte: il mezzo giusto per traghettare le anime perse e dannate verso dimensioni sconosciute e sovrannaturali.
22/12/2011