Il melograno, simbolo antico di fertilità, campeggia col suo fuorviante aspetto terrigno sulla copertina dell'album d'esordio della metà femminile degli Swell Season, calamitata dalla Anti non appena è girata voce del suo idillio creativo newyorkese. "Anar" - appunto "melograno" in persiano - è il risultato infatti dell'inserimento di Markéta Irglovà nella comunità artistica gravitante intorno allo Zora Space, spazio gestito dall'iraniano Zohreh Shayesteh.
Il disco è stato concepito anche attraverso il sodalizio creativo con Aida Shahghasemi, percussionista a sua volta iraniana - nonostante sul comunicato stampa e altrove si insista, forse per evitare pruriti poco politicamente corretti, sulle sue origini "persiane" - con la quale la Irglova ha preso a suonare, contaminandosi col melting pot sempre brulicante della Grande Mela e della sua scena musicale.
La stessa Markéta, va ricordato, venne "scoperta" da Glen Hansard quando era ancora una ragazzina ("The Swell Season" venne pubblicato nel 2006, quando lei aveva diciotto anni) nella cittadina ceca di Valašské Meziříčí, e quindi già ha in sé il germe dell'"uomo nuovo" all'ombra dei grattacieli, l'ansia di scoprire nuovi mondi, racchiusi in pochi isolati. Non a caso, però, è proprio l'Anti a scritturare la Nostra, che più di altre giovani interpreti - da un estremo all'altro, la Newsom e la Marling, ad esempio - è ancorata a stilemi ormai tradizionali nel mondo cantautorale al femminile e non solo, grazie agli echi lontani di "The Good Son".
È naturalmente Joni Mitchell - ma anche Kate Bush - a ispirare principalmente Markéta, accompagnata, con fin troppa delicatezza e senza grandi colpi di scena, dalla Shahghasemi nelle sue cogitanti folate pianistiche, fatte di chiaroscuri vellutati e tanta calligrafia.
C'è la classe di "We Are Good", c'è l'esotismo un po' preconfezionato ma evocativo di "Dokhtar Goochani", c'è il rituale naturalista della chiusura di "Now We Know", ma non mancano d'altra parte i prevedibili cliché sentimentali di "For Old Times' Sake" e "Crossroads".
Più in generale, l'impressione è che questa "deflagrazione" creativa dell'incontro tra la Irglovà e la comunità dello Zora Space non sia stata così florida: il romanticismo tenue e insapore degli ultimi Swell Season rimane comunque il filo rosso di "Anar".
24/10/2011