La seconda annata di pubblicazioni a sottoscrizione della Second Language si apre con la terza raccolta della sua breve storia. L'etichetta fondata e diretta da Glen Johnson, David Sheppard e Martin Holm inaugura infatti il 2011 con un progetto peculiare e ambizioso, dedicato alla fugacità dell'attimo e alla capacità di concisione degli artisti coinvolti, chiamati a sintetizzare in un solo, tassativo minuto di durata canzoni in scala ridotta e segmenti sonori più o meno autosufficienti.
Come il suo stesso titolo esprime, "Minute Papillon" raccoglie sessanta brani da un minuto, realizzati in esclusiva per l'occasione da altrettanti artisti tra quelli gravitanti intorno alla Second Language, sigla che sta diventando sempre più sinonimo di culto dell'oggetto-cd e al tempo stesso vero e proprio "cenacolo" di musicisti operanti in ambiti più o meno limitrofi che, come ormai tradizione per l'etichetta, vanno dal minimalismo elettroacustico al cantautorato, dai drone a rivisitazioni folk.
Il tutto è confezionato, come ormai d'abitudine, in maniera accurata e originale, questa volta in un cofanetto al cui interno, oltre al cd, è compresa una piccola lente di ingrandimento, indispensabile per la lettura delle note di copertina, stampate in un corpo minuscolo del tutto coerente con l'impostazione miniaturale sottesa all'intera operazione.
Com'è inevitabile, risulta estremamente arduo ricavare un filo conduttore unico lungo una raccolta così ponderosa dal punto di vista dei partecipanti, eppure dalle sessanta micro-tracce e dalla loro stessa giustapposizione in formato di playlist si può riscontrare una sorta di percorso evolutivo, di atmosfere più ancora che di suoni, che scorre carsicamente dalle stratificazioni elettro-acustiche e ambientali della parte iniziale alle trame più calde e leggiadre di quella conclusiva. Nel bel mezzo dei tanti frammenti strumentali, compaiono poi, quasi a sorpresa, bozzetti di canzoni autosufficienti nei loro appena sessanta secondi, come nel caso della romantica estensione vocale dei brano di Hannah Peel, delle caleidoscopiche screziature di quello di Pete Astor, nonché dei sussurri di Heather Woods Broderick e Sanso-Xtro.
Lungo tutta l'ora di durata della raccolta, è un frenetico susseguirsi di fugaci istanti cristallizzati da una nutrita serie di artisti più o meno affermati, tra i quali molti già presenti sulle precedenti uscite di Second Language, proprio a incentivare lo spirito in qualche misura "collettivo" che anima chi porta avanti l'etichetta o partecipa alle sue iniziative. Significativa, ad esempio, l'inedita presenza in solitaria di componenti di Piano Magic quali Cédric Pin e Franck Alba, nonché dello stesso Glen Johnson in versione Textile Ranch. Accanto a "esterni" di prestigio come Xela, Machinefabriek, Isan, Ensemble, Boats, Darren Haymann e Dustin O'Halloran, si segnalano poi le brevissime conferme di vere e proprie scoperte targate Second Language, quali Brave Timbers, Lene Charlotte Holm, 30Km Inland e i deliziosi Winter Cabin.
Tra i tanti artisti provenienti da varie parti del mondo, c'è anche una presenza italiana: quella di Fabrizio Modonese Palumbo, col suo progetto ( r ).
Nonostante la frammentarietà insita nella stessa natura dell'opera ne impedisca una fruizione organica e "ragionata", anche al di là del suo stesso profilo concettuale, "Minute Papillon" rappresenta una valida testimonianza di un esercizio musicale non fine a se stesso e, soprattutto, di come le distanze tra ambiti stilistici parzialmente diversi possano essere ridotte attraverso una comunione d'intenti che abbraccia il lato espressivo e quello della realizzazione e distribuzione dell'oggetto-cd.
25/03/2011