Era stato il primo volume del progetto OndaDrops a presentare in anteprima il brano che dà il titolo al nuovo Ep di Steve Adey: ora, a distanza di quasi due anni, "These Resurrections" apre finalmente la via all'imminente secondo album del songwriter di Edimburgo. Rispetto al disco d'esordio, "All Things Real", sembrano filtrare nuove prospettive tra le pieghe del cantautorato cameristico di Adey: il pianoforte di "Infidel (Short Version)" si fa strada su uno sfondo di sfarfallii digitali, mentre brandelli operistici si alternano alla voce profonda di Adey; poi, un'improvvisa esplosione di percussioni ed elettricità trasporta in una dimensione inaspettatamente radioheadiana, che sembra però rimanere giustapposta rispetto all'architettura del brano.
Tra il prologo spettrale di "Tomorrow (Voice)" e il rigoroso classicismo dell'intermezzo "Soundtrack / One", la scrittura di Adey ritrova tutto il suo fascino nei filamenti di chitarra acustica che accompagnano la notturna "Just Wait Till I Get You Home", con il suo contrappunto appena accennato di cori e vapori di tastiere. La sensazione che rimane, alla fine, è quella di trovarsi di fronte a un episodio di transizione. E l'attesa della nuova prova di Adey sulla lunga distanza si fa ancora più viva.
06/05/2011