Armati di un facile giovanilismo (post-)punk Wire-iano ("Roman Tick") e di un nomignolo da duo pupazzesco, Jason Kelly e Andrew Savage continuano a muoversi in quel limbo che tutti un po' si aspettano da una band giovane e "sperimentale" come i Fergus & Geronimo.
Viaggi interstellari e l'Impero Romano, distopie e voci fuori campo, melodia e rumorismo appena divisi da un assolo di tromba ("Marky Move", la title-track), incalzanti motorismi robotici ("No Parties"), screziati sottofondi soul ("Wiretapping Muzak II").
Continua però a essere impalpabile e poco coraggiosa, per un gruppo che si professa fieramente sperimentale, la musica dei Fergus & Geronimo. Arrivederci alla prossima.
14/08/2012