iLiKETRAiNS

C'è chi li considera post-rock, chi new wave, chi neo-psichedelici. Probabilmente ci sono tutti questi generi, nella proposta musicale degli inglesi iLiKETRAiNS, formazione di Leeds che si ripresenta sulle scene con il nuovo "The Shallows" - un disco che conferma pregi e difetti che hanno caratterizzato anche i lavori precedenti.
Se infatti le loro musiche vivono di atmosfere plumbee, tra le quali solo talvolta si intravede qualche squarcio di luce, allo stesso modo si può descrivere il giudizio sulla loro produzione.

Senza dubbio il gruppo evidenzia che potenzialmente sa comporre canzoni - una su tutte "Mnemosyne", che combina bene la liricità dei National, l'eleganza dei Tindersticks e riff di chitarra e pattern ritmici alla Foals - ma allo stesso tempo sembra non riuscire a mantenere la medesima qualità per tutta la durata del cd.
Ad esempio in questo nuovo lavoro, prodotto da Richard Formby (che ha messo le mani anche negli ultimi dischi dei Wild Beasts), oltre alla già citata ed eccellente seconda traccia brillano anche altri episodi come "Beacons" o "Water/Sand", mentre in altri passaggi il gruppo tende a rimanere più anonimo, a non catturare completamente l'attenzione - si pensi a "The Hive", "The Turning Of The Bones" e a buona parte dell'ultima parte della scaletta.

Ciò non deve far pensare che queste siano brutte composizioni, ma non hanno quel guizzo che possa far sobbalzare, suonando invece troppo uguali a ben più noti nomi che si muovono con maggior coinvolgimento ed effetto su queste coordinate, primi fra tutti i National, ma anche gli Editors.
Le storie del disco raccontano del conflitto tra l'uomo e l'era digitale e questo, inconsciamente, ben viene rappresentato nel lavoro con frammenti in cui il cuore pulsa ardentemente, mentre in altri ha un battito flebile.

03/06/2012