Krallice

Years Past Matter

2012 (autoprodotto)
progressive black-metal

Ero curioso di capire dove sarebbero andati a parare i Krallice dopo gli ultimi due lavori, complessivamente noiosetti. Alla fine, "Years Past Matter" è arrivato come una solida conferma, perché la creatura di Mick Barr e Colin Marston, con la sua formula martellante e senza compromessi, totalizzante e non esente da una magniloquente grandeur, davvero non riesce a dire qualcosa di incisivo nell'ambito di un genere che, pure altrove, sta subendo trattamenti di spessore.

Prendiamo l'iniziale "IIIIIII" e, quello che colpirà più di tutto, sarà la resa di un sound ben più rotondo e "nitido" rispetto al passato, con la formazione (completata dal batterista Lev Weinstein e dal bassista Nick McMaster) che suona ormai come un corpo unico, una macchina da guerra perfettamente oliata, capace di costruire, sviluppare e portare a termine partiture molto labirintiche, non esenti comunque da quelle lungaggini che, ormai, sembrano a tutti gli effetti diventate un marchio di fabbrica. Per il resto, la solita carneficina oltranzista, con rallentamenti e scosse telluriche qua e là ("IIIIIIII"), dinamiche drammatiche ("IIIIIIIII"), scale vertiginose che supportano un titanismo sfiancante ("IIIIIIIIII", con lunga coda cosmica) e radure trillanti che fanno il paio con digressioni rallentate ("IIIIIIIIII").

Le ambizioni della band sono sempre più grandi dell'effettivo valore della musica e, anche quando, come nel caso degli oltre sedici minuti conclusivi di "IIIIIIIIIIII", cercano di cesellare numeri più "razionali", in cui la matrice progressiva è più scoperta, meno destabilizzata dall'impatto massimalista del suono, i risultati riescono, al massimo, ad eguagliare il già non imprescindibile esordio.

07/09/2012

Tracklist

  1. IIIIIII
  2. IIIIIIII
  3. IIIIIIIII
  4. IIIIIIIIII
  5. IIIIIIIIIII
  6. IIIIIIIIIIII

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