Matthew Bourne

Montauk Variations

2012 (Leaf Label)
modern classical

Matthew Bourne, inglese, è un pianista d'estrazione accademica non privo di duttilità. Un neoclassico sulla scia di Peter Broderick, con cui condivide - appunto - l'eclettismo, e di Max Richter. Dal quasi-metal dei Bilbao Syndrome al jazz elettrico dei Collider, passando per collaborazioni con Frank Vigroux, London Sinfonietta e Spring Heel Jack Bourne si presta a tutto, e tutto o quasi gli riesce. E in merito alle collaborazioni è meglio fermarsi qui, altrimenti per citare il resto occorre un articolo a parte.
Tra l'altro, Bourne insegna al College Of Music di Leeds e tra il 2003 e il 2007, non ancora venticinquenne, si è aggiudicato premi prestigiosi come il Perrier Young Jazz e Bbc Radio Jazz. Cioè, è un ragazzo in gamba.

In tutto questo, "Montauk Variations" è il primo album di Matthew Bourne in cui la libera improvvisazione che l'ha sempre contraddistinto - vedi "The Molde Concert" del 2008 - si declina anche in forma affabile, rimanendo comunque complessa.
Una volta calati in "Montauk Variations" ascolteremo debiti verso Erik Satie, per esempio in "The Greenkeeper (For Neil Dyer)" e in "Cuppa Tea (For Paul Bolderson)", e al jazz ("Infinitude"), quindi melodici, di contro a virtuosismi - "Étude Psychotique (For John Zorn)" - e toni gravi ("Within", "Unsung") non proprio alla mano. Composizioni che quasi si stenta a segnare sotto lo stesso autore, per quanto diverse tra loro.
Affascinante quanto si vuole, se fosse stato un album per solo piano - o sola chitarra o basso o flauto - l'appeal sarebbe scaduto, crediamo, dopo un paio di ascolti, a meno che non si sia studiosi dello strumento. Per fortuna Bourne si (e ci) aiuta con una sezione d'archi ahinoi sconosciuta - o comunque, nel promo in nostro possesso non è segnalata - che quando presente alza notevolmente la posta. Come in "Juliet", forse la migliore del lotto, prossima a Yann Tiersen (dell'era "Good Bye Lenin!") o al detto Richter, e nelle brevi "Senectitude" e "In Here (In Memory Of Philip Butler-Francis)".

"Montauk Variations" è il primo tassello di un progetto tra l'autore e la Leaf che comprenderà altre uscite. Questa è la prima, e va più che bene.

17/05/2012

Tracklist

  1. Air (For Jonathan Flockton)
  2. The Mystic
  3. Phantasie
  4. Infinitude
  5. Étude Psychotique (For John Zorn)
  6. Within
  7. One For You, Keith
  8. Juliet
  9. Senectitude
  10. The Greenkeeper (For Neil Dyer)
  11. Abrade
  12. Here (In Memory Of Philip Butler-Francis)
  13. Gone (In Memory Of Philip Butler-Francis)
  14. Knell (In Memory Of Philip Butler-Francis)
  15. Cuppa Tea (For Paul Bolderson)
  16. Unsung
  17. Smile