Melody Prochet è una giovane francese, andata sino in Australia per finalizzare il proprio esordio, direttamente a casa dei Tame Impala, in quel di Perth, dove Kevin Parker ha prodotto il tutto, mettendoci anche la propria chitarra.
Melody's Echo Chamber è il moniker, e allo stesso tempo il titolo del debut album, che sta facendo parecchio parlare di sé, per via della freschezza della proposta e della bontà delle canzoni, pur con tutto il carico garbatamente retromane.
Pronti, via, si inizia con "I Follow You", la canzone perfetta, quella che vale una carriera, quella che stuoli di stelline mainstream sognano di scrivere prima o poi, e che pone subito un ingombrante termine di paragone col resto dell'album e con tutto quello che Melody riuscirà a compiere in futuro.
Siamo in territori dream-pop, con opportune venature psych, catalogazioni scomode ma alquanto appropriate. La successiva "Crystallized" mostra il lato più electro-rock della francesina, con batteria e chitarre processate ad hoc, e un finale inaspettatamente aggressivo.
"You Won't Be Missing That Part Of Me" e "Some Time Alone, Alone" confermano slanci trasognati, i quali trovano ulteriore apice nel cantato francese di "Bisou Magique", dolce prestazione da moderna chanteuse su una base quasi Radiohead, e negli sguardi à-la Cocteau Twins di "Endless Shore".
Poi, proprio come avviene nei sogni, dalla metà in poi il disco tende a evaporare, con composizioni che si caratterizzano un po' meno e tendono a riproporre i medesimi ingredienti già ascoltati nei primi venti minuti.
Si cerca il colpo a sorpresa, come nel caso del reverse effect di "Isthatwhatyousaid", e della voce del bimbo attraverso il quale si conferisce profondità alla conclusiva "Be Proud Of Your Kids".
"Snowcapped Andres Crash" e "Quand va tu rentrer?" (seconda traccia proposta in lingua madre) sono episodi musicalmente più stanchi, e fanno scivolare il progetto da "potenziale capolavoro" a "miglior disco alt-pop dell'anno", o quantomeno "uno dei migliori", Lana Del Rey permettendo. Risultato quindi importante, anche se dall'ascolto dei primissimi solchi le aspettative si erano fatte ancor più elevate.
18/12/2012