Nel solco del primo volume, anche "Family Perfume Vol. 2" consente alla creatura di Tim Presley (reduce da una recente collaborazione con Ty Segall) di fare, lungo autostrade lo-fi, una bella ricognizione tra le pieghe del garage-folk-pop d'ascendenza Sixties.
E se i risultati, al pari di quelli del precedente volume, sono tutt'altro che memorabili, l'artista californiano sembra non farci caso, imbastendo numeri psichedelici in cui potresti riconoscere finanche la mano di Ant-Bee (ovviamente, filtrata da quella dell'immancabile Syd Barrett - che ne dite del country folk di "Lizards First"?), tanta è la nonchalance con cui il materiale viene distorto, sfasato, "drogato" ("She Relief"), presentando ballate ubriache ("I'd Sing") o distrattamente radiose ("A Good Night", "Be At Home"), scodinzolamenti buffoneschi ("Real Smiles", "Latchkeys") e allucinazioni soporifere ("It's Confusing When You Wake Up", "Anna", "Makers").
Per quanto alla base dell'operazione vi sia una sana dose di sincerità, il disco non riesce a scrollarsi di dosso una fastidiosa patina di estemporaneità, per cui, una volta fatto scorrere nel lettore, non si ha una gran voglia di risuonarlo. Ma, chissà, magari è solo un problema mio...
16/07/2012