Octo Octa

Between Two Selves

2013 (100% Silk)
house

Per tutti coloro in cerca di nuove raffinatezze house da assaporare, anche quest'anno la 100% Silk dell'ex-Pocahaunted Amanda Brown viene in soccorso. Sì, è vero che la buona varietà nell'offerta si è decisamente ridimensionata rispetto al 2012 (con Fort Romeau, Ital e i suoi Mi Ami a figurare nel roaster, oltre a svariati Ep licenziati in rapida sequenza), ciò non toglie che il secondo lavoro del baffuto Michael Bouldry-Morrison, noto come Octo Octa, prosegue con buoni risultati la missione della sub-label, la quale sembra aver tutt'altro che terminato le frecce al proprio arco.

Più sulla scia della sensualità notturna di “Kingdoms” rispetto ai tribalismi schizoidi di “Decade”, “Between Two Selves” è un disco che si rispecchia fedelmente nel titolo prescelto, un lavoro in cui il producer veramente sembra scindersi nei suoi due sé, ciascuno dedito a qualcosa di  diverso e complementare rispetto all'altro. Da un lato infatti, troviamo il Morrison ideatore di atmosfere sinuose e raffinate, creatore di ambienti sonori rarefatti, che tracciano con un po' di coraggio (e con i dovuti distinguo, ché la carica eversiva di un "Luxury Problems" difficilmente si scorda) ipotetici paralleli con l'ethereal-techno di Andy Stott: “Bad Blood” e soprattutto “Who I Will Become”, i primi due brani in scaletta, con i sample vocali così sfumati, con quel ritmo ovattato, quasi al rallentatore, potrebbero infatti dar credito alla supposizione.

Da lì in poi invece, le cose assumono una piega decisamente diversa, col discorso a farsi ben più articolato del previsto: le suggestioni eteree vengono stipate nel retrobottega, e al coinvolgimento mentale si somma quello effettivo di fianchi e gambe, in una carrellata di tracce in cui la house, specie nella sua accezione deep, spadroneggia senza troppi convenevoli. Specialmente nel trittico centrale “Come Closer” (ricca di calde striature electro) - “His Kiss” - “Work Me” (palese il debito al funky inglese), Octo Octa dà sfoggio di una palette amplissima per gli standard dell'etichetta, ma soprattutto palesa un dualismo alla produzione che trova non soltanto piena corresponsione negli esiti, ma mostra una personalità invidiabile nel combinare un così ampio bouquet di influenze senza mai soccombere al loro peso.

Come lui stesso ci tiene a dire, incentra le sue composizioni attorno a temi quali felicità, ansia, queerness, le relazioni umane: un portfolio di idee articolato e ben argomentato, all'interno dei cinquanta minuti del disco. Rinfrescante, ma permeato da una sotterranea malinconia, “Between Two Selves” si aggiunge di diritto tra le più stimolanti sensazioni house dell'anno.

30/10/2013

Tracklist

  1. Who I Will Become
  2. Bad Blood
  3. Please Don't Leave
  4. Come Closer
  5. His Kiss
  6. Work Me
  7. Uneasy
  8. Fear

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