Innanzitutto dovreste abbassare le vostre pretese qualitative. Sì, perché la formula dei Cherry Glazerr non si allontana granché da tutta quella "nuova" ondata di garage-pop americano votato allo scazzo che negli anni ha sfornato a intermittenza Ty Segall, Fidlar, Wavves, Dum Dum Girls e compagnia bella e meno bella; la differenza, se proprio si vuole trovarne una, è che qui manca quasi completamente l'urgenza e la (passatemi il termine) cattiveria musicale. Dieci canzoni carine e zuccherose che svolazzano nell'aere fresche e innocenti nel loro incedere vagamente allucinato e che anche nei momenti in cui dovrebbero digrignare i denti (“White's Not My Color This Evening”) non danno mai l'impressione di graffiare davvero.
Con questo non stiamo dicendo che l'esordio di questi giovani losangelini sia un totale fallimento. Laddove molti altri alfieri dello skate-teen-pop si sono progressivamente incartati perdendo di vista il focus stesso della loro stessa esistenza (far divertire senza troppe pretese - per informazioni passare dall'ultimo album di Wavves), questo esordio dei Cherry Glazerr ci consegna 25 minuti di musica onesta, testi adolescenziali e pezzi anche piuttosto interessanti per essere suonati da ragazzini non ancora maggiorenni.
Stiamo parlando di "Haxel Princess", in cui la vocina ancora minorenne di Clementine Creevy si lancia in territori Yeah Yeah Yeahs e non sfigura poi così tanto, "Sweaty Faces", praticamente la copia carbone di tutto il territorio delle Vivian Girls, e la conclusiva "Trick Or Treat Dancefloor" che è persino stata scelta come colonna sonora di uno spot da Yves Saint Laurent e inserita nella serie televisiva "Arrow". Insomma, un colpaccio mediatico non indifferente.
La morale, per chi la vuole, è sostanzialmente questa: se siete davanti a un computer nel vostro ufficio, fuori piove l'universo e voi chiudete gli occhi e sognate la spiaggia e le sbronze moleste, lasciate perdere (almeno per ora) i Cherry Glazerr e passate direttamente a Ty Segall. Oppure aprite gli occhi e pensate che mancano ancora cinque mesi all'estate. Potrebbe funzionare anche così.
(06/02/2014)