Fast Animals And Slow Kids

Alaska

2014 (Woodworm)
punk, post-hardcore, alt-rock

Forti dell’onda di successi conseguente al loro secondo “Hybris” e al tour di supporto, i Fast Animals And Slow Kids di Perugia rilasciano subito un nuovo “Alaska”, imperioso ribadimento di suono ed estetica. Ciò significa che l'ormai consueta trafila di ballate esistenziali Rino Gaetano-esche strillate e pompate tradisce poco assortimento d'idee, ma il combo è astuto quanto basta nell’alternare tempi medi e tempi veloci, dinamica forte e bassa, e maggiore o minore spessore di suono.

Così, se la base è sempre l’acrobazia strumentale satura d’impeto alla Cursive (“Coperta”, “Il mare davanti”), il disco rallenta strategicamente il ritmo per dare maggiore risalto al loro nuovo wall-of-sound, cosicché escono versioni ruspanti della “Born To Run” di Bruce Springsteen (“Come reagire al presente”) o strambe riletture operistiche dei Verdena (“Con chi pensi di parlare”), ma anche capitombolando con le due autoreferenziali “Odio suonare” e “Calci in faccia”.

Le poche reali variazioni si estendono alla psichedelica ”Overture”, un’atmosfera agrodolce che inghiotte il roco mantra del cantante finché tutto non esplode in fortissimo, e al flusso di coscienza per pianoforte e distorsioni blues di “Il vincente”. I quasi 8 minuti di “Grand Final”, una maratona emo-core che si stempera in poco convincenti progressioni pseudo-sinfoniche e pseudo-corali, sono nel bene e nel male l’ultimo manifesto del no-future.

Spalle forti, la cornice (una produzione chiassosa e generosa che rimane volenti o nolenti in testa), e ventre molle, la sostanza: solito modus del flusso - di canzoni e parole - che genera un concept, costruito sulla circolarità e non su avanzamento e maturazione, carico di stucchevoli ripetizioni. S’impone ai punti come vessillo generazionale e si emancipa fino in fondo a suon di baraonde dai padrini Zen Circus. Dopo il nichilismo ascritti dei 70-80-90, arriva il nichilismo acquisiti degli anni 10, un po’ fittizio. Campione di download iTunes.

24/10/2014

Tracklist

  1. Overture
  2. Il mare davanti
  3. Come reagire al presente
  4. Coperta
  5. Te lo prometto
  6. Calci in faccia
  7. Con chi pensi di parlare
  8. Odio suonare
  9. Il vincente
  10. Grand Final 

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