Sorry

925

2020 (Domino)
indie-rock, alt-pop

Asha Lorenz e Louis O’Bryen divennero amici per la pelle sui banchi di scuola. Non ci è dato sapere se ci sia (stato) del tenero, di certo la loro unione artistica prese il via nel 2014, perfezionandosi prima nella realizzazione di mixtape casalinghi, poi – a partire dal 2018 – nell’emissione di una sequenza di singoli, raccolti, assieme ad altre tracce inedite, in questo album d’esordio. Concretizzate avvalendosi della collaborazione di Lincoln Barrett (batteria) e Campbell Baum (basso), le canzoni di “925” nascono come risultato dei variegati ascolti del duo, quell’enciclopedismo da “tutto è disponibile subito e senza limiti” che sta caratterizzando (in maniera positiva, secondo me) molti giovani musicisti della loro generazione.

“925” sta raccogliendo ottime recensioni oltre Manica, ed è al contempo la tipica proposta che i negozi di dischi si coccolano amorevolmente, perché scorre bene e ha il passo del disco “indie” che potrebbe spaccare in classifica. Se proprio dovessimo trovare dei termini di paragone, potremmo osservare un’affinità stilistica con il pop dalle velleità “alternative” dei Garbage (“Starstruck”) e con il minimal rock sporcato di blues metropolitano dei Kills (“Rock’n’Roll Star”). Asha e Louis abbelliscono gli arrangiamenti ora con un sax (“Right Round The Clock”, “Rosie”), ora con un violino (perfetta coloritura per le atmosfere noir di “In Unison”), oppure si giocano la carta del più diretto approccio chitarristico da spring playlist (“Perfect”), andando a bersaglio praticamente in ogni occasione.

Sin dai primi ascolti spiccano senz’altro l’instant classic “Snake”, diffusa con qualche settimana d’anticipo, e la più carezzevole “As The Sun Sets”. Ma il duo di North London dimostra di saper cambiare completamente registro anche nell’arco di pochi giri di lettore, muovendosi con rapidità dai languori acustici di “Heather” allo stimolante glam in odore di Starcrawler esibito con efficacia nella più appuntita “More”. Londra è viva e vegeta, come sempre, inseriamo il nome dei Sorry nell’elenco delle band scoperte a ridosso del lockdown, sperando di poterli presto apprezzare anche nella dimensione live, non appena le frontiere non saranno più sigillate.

18/04/2020

Tracklist

  1. Right Round The Clock
  2. In Unison
  3. Snakes
  4. Starstruck
  5. Rosie
  6. Perfect
  7. As The Sun Sets
  8. Well
  9. Rock’n’Roll Star
  10. Heather
  11. More
  12. Ode To Boy
  13. Lies (Refix)










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