This Is The Kit

Off Off On

2020 (Rough Trade)
indie-folk
7.5

Kate Stables, in arte This Is The Kit, finì di registrare il suo quinto disco in studio poco prima che l’Europa si ritrovasse costretta a imporre il pesante lockdown primaverile e fu davvero una fortuna! Ascoltando l’album non si riesce a non ringraziare i fati gentili che hanno permesso alla cantautrice e alla sua band di riuscire a terminare le registrazioni in quell’unica sessione tenutasi in una casettina in Galles. Da questi nuovi undici brani traspira infatti la rara, perfetta sintonia che doveva essersi instaurata trai i membri del gruppo e il produttore Josh Kaufman.

“Off Off On”, con tutte le sue dolci delicatezze melodiche, è un disco rigenerante e travolgente. Le canzoni, costruite su un canovaccio principalmente acustico, sono impreziosite da arrangiamenti ricchi e stratificati, pennellati finanche da sfumature jazzy (“Slider” e l’esemplare “Coming to Get You Nowhere”). Il banjo della Stables, le chitarre, il basso, gli ottoni, il sax e le tastiere si intrecciano e si incastrano magistralmente in una tessitura armonica raffinata, esaltata dalla produzione di Kaufman che dona limpidezza e profondità a ogni linea melodica.

L’originalità del cantautorato di Kate si rinnova anche in questa nuova opera. Essa non si presenta come una convenzionale raccolta di canzoni, ma come un fluido susseguirsi di pensieri, di suggestioni e di intuizioni. È infatti la voce della musicista a dettare il ritmo della navigazione su questo oceano ipnotico di arpeggi, contrappunti e coloriture strumentali: la metrica ondeggia, si scompone e si frammenta in cascate di versi che precipitano celeri incatenandosi l’uno all’altro (“This Is What You Did”, “Found Out”) e in stasi meditabonde appollaiate su poche, ieratiche parole dal sapore indefinito (“Off Off On”).

Nonostante la forte connotazione metaforica e astratta delle liriche, “Off Off On” è forse uno degli album più immediati nella discografia di This Is The Kit. Tuttavia, come il precedente “Moonshine Freeze”, si schiude nella sua magnetica bellezza solo dopo svariati ascolti. Diviso tra incedere solenne (“Was Magician”, “Carry Us Please”), episodi più ritmati e impetuosi (“Found Out”, “Coming to Get You Nowhere”) e impalpabili bozzetti indie-folk (“Shinbone Soap”), il sinuoso flusso sonoro si condensa nel ricercato finale di “Keep Going”. In questa lunga elegia conclusiva i fraseggi degli strumenti d’accompagnamento si ripetono in circolo e si accumulano progressivamente uno sopra l’altro fino a liquefarsi, raggiunto l’apice della tensione emotiva, in nostalgiche note di pianoforte. E così, al culmine di uno dei vertici compositivi del disco, la musica si disperde in un'eco sempre più rarefatta, fino a dileguarsi nel silenzio. Un silenzio che però potrebbe suggerire nuovi racconti e promettere nuovi orizzonti artistici, perché Kate Stables difficilmente si accontenterà degli ottimi esiti raggiunti con “Off Off On”, ma continuerà a muoversi verso altre inattese direzioni. Keep going, Kate, keep going. Noi ti seguiremo.

01/12/2020

Tracklist

  1. Found Out
  2. Started Again
  3. This Is What You Did
  4. No Such Thing
  5. Slider
  6. Coming to Get You Nowhere
  7. Carry Us Please
  8. Off Off On
  9. Shinbone Soap
  10. Was Magician
  11. Keep Going




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