Nel 2021, quando ci si approssima a un nuovo disco dei Garbage, lo si fa con aspettative ridotte al lumicino, nei confronti di un progetto pop-rock che suonava plasticoso persino quando (negli anni 90) le chitarre erano ancora al centro della trattazione fra appassionati di musica. Sarà questo il motivo per il quale l'ascolto di "No Gods No Masters" alla fine lascia meno delusi del previsto, pur con tutte le riserve riguardanti una proposta che è rimasta immobile nel tempo, ancorata a cliché che anche ai fortunati esordi entusiasmavano giusto per la presenza di Butch Vig dietro la batteria (a proposito di plasticosità, ricordiamo che i Nirvana ripudiarono con fermezza il suono sin troppo levigato di "Nevermind"...) e di Shirley Manson (chi non si sarebbe fidanzato con lei nel 1995?) davanti al microfono.
"No Gods No Masters" suona esattamente come avrebbe dovuto suonare, senza sorpresa alcuna, ma lo fa presentando un bouquet di nuove canzoni che quantomeno riescono a salvaguardare la reputazione del quartetto del Wisconsin (ma va ricordato che la oggi cinquantaquattrenne Manson è nativa di Edimburgo, Scozia).
Fra l'energia un po' forzata di "Godhead", le rotondità indie da classifica di "Anonymous XXX" e gli inni alt-pop con enfasi oltre il livello di guardia (la eighties oriented "Flipping The Bird"), il lavoro sta comunque in piedi, nonostante qualche frangente un pochino più tedioso ("Waiting For God", "A Woman Destroyed"). I veri riempitivi si celano più qui che nella versione deluxe, arricchita dalla presenza di un secondo dischetto che raccoglie cover, collaborazioni e brani già editi su singolo.
Fra le cover spiccano (ma giusto per l'ovvia notorietà) "Starman" di David Bowie e "Because The Night" di Patti Smith/Bruce Springsteen, quest'ultima eseguita assieme agli Screaming Females. Esecuzioni abbastanza rispettose degli originali, con giusto le chitarre in maggiore evidenza (Shirley avrebbe potuto osare qualche deviazione più personale sulle linee vocali). In "Girls Talk" c'è il determinante intervento di Brody Dalle, in "The Chemicals" quello di Brian Aubert, mentre in "Destroying Angels" incontriamo le gradite presenze di Exene Cervenka e John Doe.
Alcune tracce non inedite contenute nel bonus disc sono già state diffuse, in pubblicazioni a tiratura limitata, in occasione delle recenti edizioni del Record Store Day.
25/06/2021