"Farewell To All We Know" era sembrato un addio a tutto, un saluto definitivo al mondo della musica e non solo. Per fortuna Matt Elliott non ci ha lasciati e ha trovato la forza di registrare il nuovo "The End Of Days". Siamo quindi passati da un addio alla fine dei giorni: una variazione in tema che stavolta si avvicina maggiormente al periodo più ispirato della sua carriera. "The End Of Days" sembra l'opera più vicina alla riconosciuta pietra miliare "Drinking Songs", autentico mostro sacro con cui ogni lavoro di Elliot è costretto a confrontarsi.
La musica di Elliott continua inesorabile a percorrere la sua strada, riducendo al minimo (almeno apparentemente) ogni concetto di evoluzione, mantenendo un'assoluta coerenza che pare essere più meritevole rispetto a tentativi di cambiare fini a sé stessi. "The End Of Days" è quindi un nuovo urlo sospirato, una nuova elegia funebre a un uomo senza comunità che vive in un mondo sempre più ostile. Le canzoni da osteria diventano canzoni dall'aldilà, che prendono in prestito i funeral-jazz di New Orleans.
"Flowers For Bea" in dodici minuti ci riporta proprio nelle strade della Louisiana tragica degli anni 20, dove il jazz germogliava sotto il tallone del razzismo. Chitarra, piano e fiati ricreano in pieno quel mondo: il Delta del Mississippi catapultato all'interno della tipica poetica solitaria di Matt Elliott. La title track apre con una melodia di chitarra e piano molto simile a una drinking song (così come la tristissima "January's Song"), ma ancora più oscura dopo diciotto anni di sconfitte e disillusioni. Tutto è perduto per Elliott e l'unica medicina possibile è sospirare la verità alla voce più bassa possibile, nella speranza che qualche animo affine possa udirla e comprenderla. I due minuti finali, dominati da un sax straziante, sono tra i momenti più disperati (e quindi più autentici) della poetica di Matt Elliott.
Questo utilizzo del sax appare come la vera novità rispetto ai lavori precedenti, aprendo nuove potenzialità che Elliott ha appena iniziato a sfruttare, ma già con ottimi risultati. Vedremo cosa ci riserverà prossimamente la (lenta) evoluzione della sua musica.
09/04/2023